29.10.2025 16:50
ENERGIA. BORDIN: MASSIMA ATTENZIONE SU PETIZIONE EOLICO NELLE VALLI
(ACON) Trieste, 29 ott - Un progetto avviato senza il
coinvolgimento di cittadini e istituzioni, altamente impattante
su un ambiente ricco di biodiversità e con ricadute economiche e
sociali negative per il territorio. Sono queste le motivazioni
che hanno spinto il comitato "Difendiamo il Craguenza" ad avviare
una petizione per dire no alla realizzazione di un maxi-impianto
eolico nei comuni di Pulfero, Torreano, Cividale del Friuli,
Moimacco e San Pietro al Natisone.
Circa 3.500 le firme raccolte, consegnate oggi ai vertici del
Consiglio regionale, "che sarà attento e pronto a valutare tutte
le motivazioni di questa petizione" ha assicurato il presidente
dell'Assemblea legislativa regionale, Mauro Bordin. "È una
tematica importante e gli strumenti democratici e partecipativi
stanno funzionando, perché questa iniziativa sta ricevendo grande
attenzione", ha aggiunto Bordin.
All'incontro erano presenti, infatti, anche numerosi consiglieri
di maggioranza e opposizione, a conferma di un sostegno
trasversale alla petizione, oltre all'assessore regionale
all'Ambiente, Fabio Scoccimarro, che ha confermato "la volontà
politica di non realizzare grandi parchi eolici, ma di
approfondire gli studi sui mini-impianti".
Il progetto Pulfar, che deve ancora completare l'iter per la Via,
ha una potenza pari a 28,8 mw con un sistema di accumulo di 20
mw. "Sul Craguenza non c'è vento per un impianto così - ha
sottolineato la portavoce del comitato, Michela Predan -. I dati
alla base dello studio depositato dall'azienda proponente sono
virtuali e riferiti alla zona di Malborghetto-Valbruna", ha
aggiunto, spiegando anche le altre ragioni di preoccupazione: le
caratteristiche geologiche dell'area in cui verrebbero collocate
le pale eoliche, carsica (come testimonia la vicina grotta di San
Giovanni d'Antro), la presenza di tre aziende biologiche la cui
attività sarebbe compromessa dal progetto, oltre alla già citata
biodiversità dell'area.
Temi e argomentazioni che ora passeranno all'attenzione della IV
Commissione del Consiglio regionale, competente in materia di
Ambiente ed energia.
ACON/AA-fa