28.10.2025 13:05
EVENTI/1. OK UNANIME AULA A PDL NAZIONALE BORDIN SU SBUROCRATIZZAZIONE
(ACON) Trieste, 28 ott - Ci volevano le feste di paese per far
parlare con una sola voce il Consiglio regionale. La proposta di
legge nazionale, promossa direttamente dal presidente
dell'Assemblea legislativa, Mauro Bordin, e controfirmata da
tutti i capigruppo, è stata approvata all'unanimità dall'Aula
perché viene incontro a un tema sentito da tutte le parti
politiche, ovvero il sostegno a Pro loco e associazioni che si
impegnano a realizzare eventi di comunità e la necessità di
semplificare il più possibile la documentazione necessaria a
ottenere le autorizzazioni.
"Ho preso spunto - ha spiegato Bordin, riassumendo l'iter della
pln numero 5 - dalle indicazioni dell'Unione nazionale delle Pro
loco e da alcune proposte di legge che in questi anni sono
approdate in Parlamento, purtroppo senza mai concludere il loro
iter. Gli uffici legislativi del Consiglio regionale, di concerto
con la direzione Attività produttive e turismo, hanno elaborato
questa pln che ho portato all'attenzione della Conferenza
nazionale dei presidenti delle Assemblee legislative nel
settembre scorso a Udine. I miei colleghi presidenti l'hanno
approvata all'unanimità, impegnandosi a discuterne nelle loro
Aule".
E sarà proprio il coordinatore della Conferenza, Antonello
Aurigemma, a interfacciarsi con il Governo per spingere verso una
rapida discussione e approvazione parlamentare del testo di
legge, come ha riferito Bordin anche rispondendo a una
sollecitazione di Diego Moretti, capogruppo del Pd, che aveva
sottolineato "l'importanza delle interlocuzioni da avviare".
La pln infatti, come ha riassunto il presidente del Cr Fvg,
prevede una serie di deleghe al Governo sulla base di alcuni
princìpi di semplificazione. Tra i quali spiccano la distinzione
degli eventi in piccoli, medi e grandi, con la relativa
graduazione delle misure necessarie a livello di salute pubblica
e di sicurezza. La norma distingue inoltre i presidenti delle
associazioni rispetto ai datori di lavoro, "come è già stato
fatto - ha ricordato Bordin - con i coordinatori della Protezione
civile, che non vanno associati alle figure datoriali".
Il dibattito consiliare, come si diceva, ha visto esponenti di
maggioranza e di opposizione ribadire gli stessi concetti. A
partire dal capogruppo di Forza Italia, Andrea Cabibbo, che ha
rimarcato "l'importanza delle associazioni di volontariato in
Friuli Venezia Giulia, dove ci sono associazioni, parrocchie ed
enti che, a volte, non sono in grado di affrontare pratiche
troppo complesse". Sulla stessa linea il dem Andrea Carli, che ha
fatto notare come "queste manifestazioni rafforzino la coesione
sociale. Non si tratta di una mera facilitazione, ma di un
elemento a garanzia delle comunità". Massimiliano Pozzo (Pd) ha
ribadito "la necessità di sburocratizzare e alleggerire le
pratiche. Ed è importante la previsione di cancellare l'obbligo
di iscrizione ai registri, in alcune situazioni".
Un ringraziamento al presidente Bordin è arrivato anche da Markus
Maurmair (Fratelli d'Italia), che ha osservato come "non si possa
equiparare il volontario a un lavoratore che opera in un'impresa:
gli eventi di paese non devono sottostare a norme pensate per i
grandi spettacoli". Antonio Calligaris, capogruppo della Lega, ha
ricordato anche gli altri risultati raggiunti da Bordin sulle
stesse tematiche: "Da capogruppo della Lega, nella passata
legislatura promosse la legge 3 del 2019 per valorizzare sagre e
fiere tradizionali: era la prima risposta alla cosiddetta
circolare Gabrielli del 2017, emanata dopo i fatti di Torino".
Carlo Bolzonello (Fedriga presidente), nell'esprimere il sostegno
del gruppo, ha sottolineato "la grande confusione che regna anche
negli uffici tecnici dei Comuni, causata da una normativa
antiquata che si integra con una serie di nuove disposizioni
senza l'ausilio di un testo unico". Concetti esplicitamente
apprezzati da Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per
l'autonomia-Civica Fvg: "Dopo quell'evento a Torino, anche la
sagretta del mio paese di cinquecento abitanti era costretta a
non utilizzare più i bicchieri di vetro. Ringrazio perciò Bordin
di aver portato avanti questa norma". "Una semplificazione - ha
aggiunto Orsola Costanza di FdI - che non deve essere vista come
superficialità, quanto come buon senso".
"Vanno evitate - ha poi auspicato Laura Fasiolo del Pd -
procedure complesse che finiscono per disincentivare le piccole
iniziative, che danno senso e vita alla quotidianità". "Gli
amministratori locali - ha aggiunto il collega di gruppo
Francesco Martines, ricordando la sua esperienza da sindaco -
oggi a volte si vedono costretti ad autorizzare le iniziative
anche a fronte dei rilievi operati dagli altri enti preposti a
salute e sicurezza".
1 - segue
ACON/FA-fc