10.02.2025 13:18
GIORNO RICORDO. BORDIN: ESODO E FOIBE, STORIA DIMENTICATA E MANIPOLATA
(ACON) Udine, 10 feb - Ricordare gli orrori del passato per
costruire un futuro diverso e migliore. È il sentimento
collettivo che si respirava nel corso dell'intensa celebrazione
udinese del Giorno del Ricordo, organizzata dal comitato
provinciale dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
presieduto da Bruna Zuccolin.
Alla cerimonia ha partecipato anche il presidente del Consiglio
regionale, Mauro Bordin, che era accompagnato dai consiglieri
Mauro Di Bert, Manuela Celotti e Igor Treleani, mentre accanto al
sindaco di Udine Alberto Felice De Toni c'erano l'assessore
Federico Pirone e i consiglieri Loris Michelini e Carlo
Giacomello.
Una vasta rappresentanza istituzionale che testimonia, ha
annotato Bordin, "di come la politica e le istituzioni, per
troppo tempo sorde rispetto a quanto successe, con il passare del
tempo siano riuscite a unirsi. Tanto che oggi c'è un
riconoscimento molto ampio rispetto a quanto successe. È vero che
si registrano ancora gesti e azioni insensate e incivili, le
abbiamo viste purtroppo anche in questi giorni, ma per fortuna
questi sentimenti sono oggi in assoluta minoranza".
Il presidente della massima Assemblea legislativa regionale ha
osservato che "la storia a volte si presta a essere dimenticata e
persino manipolata. Queste celebrazioni servono allora proprio a
ricordare, con obiettività e serenità, quel che successe. Se
dimentichiamo la storia, se manipoliamo la storia facciamo un
torto a chi visse quelle pagine drammatiche, e purtroppo quando
parliamo delle foibe e dell'esodo facciamo riferimento a tragedie
che sono state causa di sofferenza anche a molti anni di distanza
dai fatti, perché le persone che vissero quelle situazioni
direttamente o indirettamente, sulla loro pelle o su quella dei
loro familiari, per troppo tempo trovarono istituzioni che non
erano pronte a dare loro ascolto, a capire il significato di
quanto avvenne".
Bordin ha voluto lanciare un messaggio anche sul futuro delle
nostre comunità. "Senza dimenticare, oggi la grande maggioranza
delle persone ha saputo voltare pagina, utilizzando quel che la
storia ci ha insegnato per creare delle relazioni, dei rapporti,
dei contatti nel segno del rispetto reciproco e della civile
convivenza". Riprendendo le parole di Bruna Zuccolin su GO!2025,
il presidente del Cr Fvg ha messo in evidenza quanto sia "forte
il segnale lanciato dalla prima capitale europea della Cultura
transfrontaliera tra due realtà che prima non comunicavano, ma
hanno saputo abbattere confini, frontiere e muri".
Le istituzioni devono quindi portare avanti "un impegno
quotidiano, ciascuno nel proprio ruolo, per trasmettere ai
giovani i valori di una storia che va letta con oggettività. Per
quel che successe bisogna avere anche il coraggio di chiedere
scusa, una parola che è risuonata moltissime volte in questi anni
nelle istituzioni civili e religiose. Non dobbiamo allora
nascondere gli errori del passato, dobbiamo chiedere scusa ma
soprattutto dobbiamo trarne insegnamento per il futuro. Senza
ideologia e senza appartenenze che non portano da nessuna parte,
semplicemente con la volontà di dire, come esseri umani, che
quanto successe non deve ripetersi".
"Come istituzioni - ha concluso Bordin - dobbiamo continuare a
trasmettere una volontà di pace e di serenità nei rapporti, di
rispetto reciproco e confronto. Lo dobbiamo alle tante persone
che vennero uccise e che vissero pagine di storia indegne
dell'essere umano".
Dopo aver sottolineato la legge istitutiva del Giorno del Ricordo
che nel 2004 venne votata da tutte le forze politiche, il sindaco
De Toni ha elencato gli eventi commemorativi dei prossimi giorni
che nascono dalla collaborazione tra Comune e Associazione
nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. La preghiera dell'infoibato
scritta dal vescovo di Trieste Antonio Santin nel 1959, una
poesia di Biagio Marin letta da Lucio Costantini dell'Anvgd e
l'onore al cippo che nel giardino di via Bertaldia ricorda i
martiri delle foibe hanno concluso una cerimonia alla quale hanno
assistito decine di cittadini e numerosi rappresentanti delle
associazioni d'arma.
ACON/FA