01.10.2024 16:30
MOSTRE. TRIESTE 1954 IN CR. BORDIN: ABBRACCIO A ITALIA È SIMBOLO PACE
(ACON) Trieste, 1 ott - Tricolori che sventolano in una piazza
Unità d'Italia gremita, la folla che festeggia l'arrivo delle
forze armate italiane, famiglie in posa che sorridono in una
città di nuovo italiana. Immagini e video amatoriali che certo
documentano la Storia, quella del ritorno di Trieste all'Italia,
70 anni fa, ma soprattutto trasmettono le emozioni, la felicità,
il senso di appartenenza di chi, quegli eventi, li ha voluti e
vissuti di persona.
"É arrivata l'Italia! Trieste 1954", la mostra inaugurata oggi
nel palazzo di piazza Oberdan a Trieste, propone uno sguardo, in
parte inedito, su quel significativo momento storico. "Il 26
ottobre del 1954 è una data spartiacque per le nostre terre - ha
sottolineato il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin,
nel suo intervento di saluto -. E il settantesimo anniversario
di quegli avvenimenti meritava una rievocazione importante".
La mostra è stata organizzata dalla Biblioteca del consiglio
regionale, sotto la guida di Massimiliano Pastrovicchio e curata
dalla società Grana Fina di Udine. Per l'allestimento il
responsabile, Stefano Perulli, ha attinto a foto vernacolari
messe a disposizione da collezionisti privati, proponendo così
uno sguardo definito "laterale" sugli eventi di ottobre-novembre
1954: dall'annuncio del Memorandum di Londra, alla visita in
città del presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Non foto
istituzionali, scattate dai reporter dell'epoca, quanto piuttosto
immagini e video privati, a volte imperfetti, ma di grande
impatto emotivo.
"Queste immagini ci fanno tornare indietro nel tempo, a un
periodo caratterizzato da profonde e dolorose divisioni politiche
- ha ricordato ancora Bordin -. L'abbraccio di Trieste
all'Italia, tanto atteso e desiderato, ebbe l'effetto della
liberazione e del riscatto, del ritorno alle radici. E quel
ritorno alla madrepatria ha consentito alla città di valorizzare
la sua peculiare eredità culturale, quella di un luogo che storia
e geografia hanno reso, nei secoli, un vero crocevia di culture e
religioni, oltre che un ponte politico tra l'Italia e l'Europa
orientale. E oggi Trieste è davvero per tutta l'Europa un simbolo
di convivenza pacifica e di promozione del dialogo
interculturale".
"Nel momento internazionale che stiamo vivendo - ha aggiunto
Bordin - un simile anniversario diventa certamente anche un
monito a non considerare acquisito il dato della pace, che non è
mai stata e non è soltanto l'assenza di guerra, ma la costruzione
di un futuro basato sul rispetto reciproco e sulla volontà di
superare le divisioni".
Un messaggio, quello del presidente dell'Assemblea legislativa
del Friuli Venezia Giulia, condiviso dai tanti consiglieri
regionali che hanno partecipato all'inaugurazione della mostra
nella Sala dei Passi Perduti, particolarmente affollata per
l'occasione.
ACON/AA-fc