02.09.2024 13:39
FRIULI DOC. BORDIN: COMITATO DIFESA OSTERIE TRAMANDA CIBI E IDENTITÀ
(ACON) Udine, 2 set - Se festeggiare un anniversario è già di
per sé importante, farne coincidere due è davvero un'emozione
speciale. Ed è quel che sta per avvenire a Friuli Doc, la
rassegna udinese che quest'anno spegne le sue prime 30 candeline
e continua la sua collaborazione a tutto campo con il Comitato
friulano difesa osterie, che di anni ne compie a sua volta
quaranta.
Numeri che testimoniano il radicamento di queste realtà, come è
stato ribadito nel corso di una conferenza stampa a Udine alla
presenza di numerose autorità istituzionali, a partire dal
presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin. Un evento nato
dalla collaborazione con la Pro loco città di Udine e con
l'associazione Cuochi, nella cui sede di viale Tricesimo è stata
organizzata una presentazione arricchita da assaggi preparati sul
momento dallo staff di professionisti.
In attesa della grande festa che prenderà il via il 12 settembre,
il Comitato presieduto da Enzo Mancini organizza già questa
settimana, da giovedì a sabato, gustosi antipasti nei locali
aderenti, tutti all'insegna della tipicità perché, come è stato
detto, in Friuli la parola osteria si abbina spesso e volentieri
con il termine cultura.
"Questi locali - ha sottolineato infatti Bordin - hanno
accompagnato la crescita del Friuli attraverso gli anni difficili
dell'emigrazione forzata e poi quelli del benessere, mantenendo
intatta l'identità del territorio. Le osterie sono spesso una
storia di comunità, una storia di famiglie. Tratti distintivi di
identità storiche e linguistiche che sono tanto più preziose in
una società che tende a globalizzare e a uniformare, rischiando
di appiattire tutto".
"Qui davanti a me oggi - ha osservato ancora la massima carica
dell'Assemblea legislativa - vedo tanto Friuli, e mi fa
particolarmente piacere: c'è il Comitato osterie, c'è il mondo
delle associazioni, c'è l'ente Friuli nel mondo, c'è l'Arlef che
si occupa della promozione della lingua friulana, ci sono le Pro
loco che sono una delle realtà più capillari e diffuse, forse più
numerose degli stessi Comuni. Come Consiglio regionale - ha
concluso Bordin - non possiamo dunque che ringraziare gli
organizzatori di Friuli Doc e quanti lavorano per migliorare
ancora la qualità dei prodotti della nostra eccellente offerta
enogastronomica".
Dal canto suo il Comune di Udine, papà dell'evento, ha anticipato
con l'assessore e vicesindaco Alessandro Venanzi alcune delle
novità dell'edizione 2024, che vedrà l'allargamento della
partecipazione alle altre città capoluogo del Fvg e alle località
Unesco, nel segno di una sinergia scevra da campanilismi. Marco
Zoratti, presidente della Pro loco Città di Udine, ha
approfondito i progetti della collaborazione con l'Associazione
cuochi, con appuntamenti in programma a Ginevra e in Alsazia per
far conoscere a una platea sempre più vasta le specialità
friulane. Il presidente Mancini ha ribadito i valori fondanti
della sua associazione ormai quarantennale, parlando in
marilenghe così come Eros Cisilino, presidente dell'Arlef, e
Franco Iacop, da pochi mesi alla guida dell'ente Friuli nel mondo.
ACON/FA