11.07.2024 15:42
EMIGRAZIONE. BORDIN ACCOGLIE DISCENDENTI CORREGIONALI: FIERI DEL FVG
(ACON) Trieste, 11 lug - "Chi ha lasciato il Friuli Venezia
Giulia nel secolo scorso è andato via da un territorio che dopo
la Seconda guerra mondiale era in grandi difficoltà, ma che ha
saputo poi rimboccarsi le maniche ed è cresciuto molto, facendosi
apprezzare e diventando meta per persone provenienti da tutto il
mondo. Se però oggi la nostra regione è tanto amata all'estero, è
anche grazie all'impegno e al lavoro dei nostri emigrati, che
hanno portato nel mondo valori di forza e determinazione e
correttezza".
È con queste parole che il presidente del Consiglio regionale,
Mauro Bordin, ha accolto oggi, nel palazzo della Regione di
piazza Unità d'Italia, ventinove discendenti di emigrati dal Fvg.
Provenienti dal Canada, dal Brasile, dagli Stati Uniti e
dall'Uruguay, sono giunti nei giorni scorsi sul territorio
regionale grazie all'Ente friulano assistenza sociale culturale
emigranti (Efasce) che si occupa di sviluppare rapporti con i
corregionali all'estero, per consentire loro di conoscere meglio
la storia e la terra dei propri antenati.
"Realtà come Efasce - ha evidenziato Bordin - affiancano il
lavoro dell'Amministrazione regionale nel far conoscere la nostra
comunità e le nostre ricchezze. Oggi più che mai siamo fieri di
far conoscere a tutti la nostra regione, che offre lavoro e
un'ottima qualità di vita".
Ad accogliere il gruppo di corregionali anche l'assessore alle
Politiche migratorie, Pierpaolo Roberti, che ha ringraziato Gino
Gregoris e Luisa Forte, rispettivamente presidente e
vicepresidente di Efasce, per l'impegno profuso dall'ente
friulano nelle iniziative organizzate per mantenere vivo e
costante il rapporto con gli emigrati all'estero.
"La Regione Fvg ha sempre sostenuto i rapporti con i nostri
corregionali - ha detto Roberti - e continuerà a farlo, perché
all'estero siete tantissimi. Nel corso del tempo abbiamo avuto
diverse ondate emigratorie dovute a differenti motivazioni, e
partite soprattutto dopo la Seconda guerra mondiale quando un
intero territorio di quella che era la provincia di Trieste è
passato all'ex Jugoslavia".
"Crediamo quindi - ha detto ancora l'assessore - che sia un
obbligo morale mantenere vivi i rapporti con i nostri
corregionali emigrati e con i loro discendenti, perché sono
partiti da un Friuli Venezia Giulia che era povero dal punto di
vista economico e che oggi invece sta benissimo e può offrire
tanto".
A conclusione della visita, il presidente Gregoris ha rimarcato
che "i discendenti dei friulani emigrati sono il motore per far
sì che il Friuli Venezia Giulia, con le sue peculiarità, sia
conosciuto da un numero sempre maggiore di persone all'estero".
Il gruppo di corregionali è stato poi omaggiato di una borsa
contenente diverso materiale in ricordo del soggiorno, prima di
essere accompagnato nella visita del Palazzo regionale.
ACON/SM-fa