20.05.2024 14:00
GIORNATA ALPINI. PRESIDENZA CR: IMPEGNO E VALORI APPREZZATI DA TUTTI
Consegnato alla sezione Ana di Cividale il sigillo del Consiglio
(ACON) Cividale del Friuli (Ud), 20 mag - Un'intera Giornata
per dire in fondo una sola parola, che però è la più importante:
grazie. È questo il termine che è riecheggiato con maggiore
frequenza oggi a Cividale, dove è stata celebrata la seconda
Giornata di riconoscenza alla solidarietà e al sacrificio degli
alpini.
L'intensa mattinata ha visto una nutrita partecipazione di penne
nere provenienti da diverse sezioni e gruppi del Friuli Venezia
Giulia, ma anche una significativa presenza istituzionale:
accanto al presidente del Consiglio regionale c'erano - prima in
corteo, poi in piazza Duomo per la cerimonia dell'alzabandiera e
quindi nella cattedrale, ad assistere alla messa - numerosi
consiglieri regionali e molti sindaci del territorio, a
cominciare da quello della città ducale.
Anche l'Associazione nazionale alpini era rappresentata al
massimo livello grazie al presidente nazionale Sebastiano Favero,
che nella sua allocuzione ha insistito sul "sogno di pace", motto
del recente raduno nazionale delle penne nere, che significa
concretamente, al di là di ogni slogan, sporcarsi le mani e
mettersi in gioco aiutando le persone senza chiedere nulla in
cambio. Come fanno da cent'anni gli alpini della sezione di
Cividale, guidati oggi dal presidente Antonio Ruocco, ai quali
proprio in ragione di questo anniversario è toccato l'onore di
ospitare la prima cerimonia itinerante della Giornata.
La massima carica dell'Assemblea legislativa regionale ha
ricordato la genesi della legge che nel 2022, verso la fine della
scorsa legislatura, ha istituito la Giornata del 20 maggio, e la
prima celebrazione che è stata ospitata doverosamente dall'Aula
in quanto luogo di rappresentanza dell'intera popolazione del
Fvg. Ha poi manifestato apprezzamento per la decisione di portare
questo momento di memoria e di festa in territori diversi di anno
in anno, sulla falsariga di quel che gli alpini fanno da sempre
restando a contatto con la gente, con attività solidali che si
auspica possano coinvolgere un numero sempre maggiore di giovani.
Il "grazie" delle istituzioni agli alpini - da esprimere con
gesti semplici, anche solo con una parola o una pacca sulle
spalle - diventa allora un invito a continuare a percorrere la
strada della solidarietà, con una testimonianza apprezzata da
tutte le comunità del Friuli Venezia Giulia. Perché abbiamo
ancora bisogno delle penne nere, delle loro attività e dei loro
valori.
Agli alpini della sezione di Cividale, attivi da cent'anni, la
presidenza del Cr ha infine donato il sigillo dell'Assemblea,
spendendo un pensiero per tutte le persone che nell'arco di
questo secolo hanno fatto parte dei gruppi Ana. È stato ricordato
anche, in modo specifico - dalla Presidenza e dal sindaco di
Cividale - il loro contributo determinante alla ricostruzione
post-terremoto, un momento tragico che però ha fatto emergere i
valori di solidarietà, di caparbietà, di determinazione e impegno
del popolo friulano, quella voglia di ricostruire più forte di
ogni emergenza. Gli undici cantieri di lavoro nel Friuli
terremotato, citati uno ad uno dal presidente della sezione Ana
cividalese, restano una luminosa testimonianza di questa identità
profonda, incarnata perfettamente dagli alpini.
ACON/FA-rcm