04.02.2024 15:30
ALPINI. BORDIN: LATISANA RIPARTE DAI BAMBINI CHE SANNO TENDERE LA MANO
(ACON) Latisana, 4 feb - "Solo con la ragione potrà trionfare
la pace". È il messaggio di speranza lanciato dal vicecapogruppo
della Sezione Alpini Latisana, Claudio Frattolin, a cui è
spettato il compito di introdurre il significato della cerimonia
che si è svolta nella cittadina udinese in onore dei caduti e dei
dispersi nella campagna di Russia, ottantun anni dopo la
battaglia di Nikolajewka che determinò la disfatta delle truppe
italiane, con solo una minima parte di soldati sopravvissuti.
"Vogliamo ricordare le tantissime persone vittime di una tragedia
che ha lasciato nel dolore un'intera generazione. Quanto
accaduto deve diventare un argomento su cui soffermarsi a
riflettere e un'occasione di insegnamento", ha ribadito il
presidente del Consiglio regionale del Fvg, Mauro Bordin,
intervenuto alla cerimonia che nasce la prima volta nel 1952
quando i famigliari dei caduti in terra di Russia originari del
Latisanese vollero ricordarli con la commemorazione della
battaglia.
"Purtroppo, oggi assistiamo al reiterare di quei fatti drammatici
e violenti in altre parti del mondo, tanto da pensare che la
storia non ci ha insegnato abbastanza. Ancora gesti e azioni si
ripetono a testimonianza di un disprezzo inconcepibile verso il
prossimo. Si deve ripartire - ha continuato Bordin - dalla forza
enorme dei bambini che sanno tendere la mano a un amico in
difficoltà con un sorriso. Facendo nostro il sentimento dei
bambini, rafforzeremo le basi di un futuro migliore".
"Un'iniziativa lodevole di comunità e solidarietà", secondo Il
sindaco di Latisana, Lanfranco Sette, che ha ricordato come
"quest'anno, per la prima volta, i Gruppi Alpini di Latisana e di
Latisanotta hanno celebrato assieme la memoria dei caduti. Queste
commemorazioni hanno la funzione di onorare le vittime, ma anche
di ricordarci che nei momenti di difficoltà non bisogna mai
perdere il riferimento ai propri principi per scongiurare il
ripetersi della storia".
"Dopo 81 anni, il sacrificio dei nostri alpini ha ancora un
significato profondo che ci deve aiutare a riflettere. Furono
molti i giovani - ha aggiunto la consigliera regionale Maddalena
Spagnolo, presente alla cerimonia - anche di questo territorio a
non tornare e, in particolare, a loro, alle loro famiglie e alle
vittime di tutte le guerre va il mio pensiero".
Per il consigliere regionale Mauro Di Bert, si tratta di "una
tragedia che deve servire da monito e far riflettere. La presenza
alla cerimonia di molti bambini, a cui abbiamo il dovere di
tramandare valori preziosi quali pace e solidarietà, è un segnale
di speranza".
Tra gli intervenuti anche Carlo De Marchi, capogruppo Alpini di
Latisana, e Mario Benedetti, consigliere sezionale Alpini di
Udine.
ACON/AD-rcm