01.02.2024 16:36
MOSTRE. BORDIN: SCATTI MARA FELLA RACCONTANO UNA LAMPEDUSA CHE C'È
(ACON) Trieste, 1 feb - Non retorica, non denuncia, non
pietismo, ma narrazione essenziale e acuta. Le foto che la
cormonese Mara Fella presenta per un mese al Consiglio regionale,
tutte volutamente in un potente bianco e nero, parlano da sole di
un'isola, Lampedusa, che c'è. La rassegna, titolata "Amuri di
petra", è stata inaugurata oggi dal presidente del Palazzo
triestino di piazza Oberdan, Mauro Bordin, accompagnato dal
consigliere Enrico Bullian, che ha caldeggiato l'evento, e dal
critico d'arte Angelo Bertani.
"Gli scatti di Mara Fella - ha avuto modo di dire Bordin -
parlano da soli di una delle perle della nostra bella Italia,
Lampedusa, un'isola che ha una storia e un presente importanti ma
la sua bellezza, e queste foto lo dimostrano, supera ogni
difficoltà. Mara fa parte di quelle persone che dimostrano come
il Friuli Venezia Giulia sia non solo una terra bella da
visitare, ma anche ricca di giovani talentuosi di cui siamo
orgogliosi".
Bullian ha, poi, rivelato alcuni aspetti della sua vita personale
che lo legano all'autrice, "conosciuta attraverso progetti
rivolti all'inclusione dei ragazzi quando ero sindaco del Comune
di Turriaco. E con il corso estivo, da lei tenuto con vera
passione, di fotografia analogica insegnata agli adolescenti. La
mostra Amuri è stata sostenuta dall'associazione culturale Thesis
di Pordenone e inserita nell'ambito di Dedica Festival, che sta
per compiere 30 anni. Nel catalogo troverete anche il
diario/racconto che Mara ha scritto per descrivere il suo
personale sbarco a Lampedusa, fatto non per raccogliere il
sensazionalismo ma la vita dei suoi isolani".
Il critico Bertani ha, infine, sottolineato come la fotografia
sia l'arte della riflessione e della progettualità, due elementi
che caratterizzano il lavoro di Mara Fella, "spedita da Thesis a
Lampedusa, l'isola della concretezza, per scoprire cosa la
caratterizza dal punto di vista umano, lì dove ci sono le storie
degli abitanti ma anche, sotto traccia, mille e mille narrazioni
sospese, quelle dei migranti".
All'artista, il presidente Bordin ha donato il sigillo del
Consiglio regionale "quale simbolo di incoraggiamento a
continuare nel suo impegno in un mondo che non è mai semplice,
quello della fotografia".
ACON/RCM-fc