18.12.2023 14:09
60 ANNI STATUTO. BORDIN: RIVENDICARE ULTERIORI SPAZI DI AUTONOMIA
Il presidente del Cr con Elena D'Orlando alla presentazione del
volume speciale sull'anniversario
(ACON) Udine, 18 dic - Da una parte c'è l'orgoglio per quanto è
stato realizzato, dall'altra il desiderio di fare ancora meglio.
I sessant'anni dello Statuto di autonomia del Friuli Venezia
Giulia non sono un argomento riservato in via esclusiva agli
studiosi di storia. Lo si è compreso oggi, durante la
presentazione del volume speciale realizzato dal Consiglio
regionale e curato da Elena D'Orlando e Roberto Toniatti, che
propone dieci contributi di alto profilo su altrettante
questioni-chiave, dall'autonomia legislativa alla forma di
governo, dai rapporti internazionali agli strumenti finanziari.
"Grazie all'autonomia speciale - ha ricordato nella sede della
Regione di via Sabbadini il presidente del Cr Fvg, Mauro Bordin,
spostando ben presto l'attenzione dal passato al futuro - abbiamo
oggi un alto livello di servizi e di qualità della vita, oltre a
risorse finanziarie importanti da utilizzare per le nostre
comunità. Ma dobbiamo crearci spazi ulteriori, come abbiamo fatto
di recente con i tributi immobiliari. Immagino maggiori autonomie
finanziarie ma penso anche al settore della sanità, che ci vede
attualmente ancora vincolati a scelte nazionali".
E su questo aspetto il presidente auspica "che le diverse forze
politiche lavorino unite per rivendicare ulteriori spazi di
autonomia, senza dividersi: la compattezza politica in queste
situazioni diventa determinante". "Anche a livello nazionale - ha
aggiunto Bordin - io penso che dell'autonomia non si debba avere
paura: il Fvg è la dimostrazione concreta che può essere
un'opportunità di decidere nel modo migliore sul benessere dei
propri cittadini".
Nel ringraziare gli studiosi che hanno dato il loro contributo al
volume, il giornalista Rossano Cattivello che l'ha coordinato e
l'Ufficio di gabinetto del Cr "per l'ottimo lavoro svolto in
tempi stretti", Bordin ha ripercorso rapidamente la genesi dello
statuto e ha ricordato che questi sessant'anni "coincidono con i
50 anni dalla scomparsa di Tiziano Tessitori, al quale va
tributato un grande riconoscimento da parte della nostra comunità
regionale. Il tempo porta purtroppo sempre all'oblio, ma la sua
battaglia coraggiosa rimane".
Stimolato dalle domande dei giornalisti, il presidente non si è
sottratto a una considerazione sulla futura reintroduzione delle
Province perseguita dalla Giunta regionale: "I tempi non sono
affatto certi, ma c'è la possibilità che nel 2024 cominci il
percorso istituzionale, con l'obiettivo di arrivare alle elezioni
per le nuove Province nel 2025". Bordin auspica comunque "non una
mera riproposizione di ciò che era la Provincia, ma la creazione
di veri enti di area vasta con nuove deleghe da parte della
Regione, che potrebbe così concentrarsi sui compiti di
programmazione". Il nuovo-vecchio ente potrebbe venire in
soccorso "anche ai Comuni che oggi faticano a trovare personale e
sono in difficoltà: il modello attuale non può andare avanti a
lungo".
Di Province ha parlato anche la professoressa Elena D'Orlando,
ricordando "il doppio passaggio in Camera e Senato e la
maggioranza assoluta richiesta, figlia di un consenso politico
significativo". D'Orlando ha sottolineato che "lo statuto
speciale del Fvg nacque come una scommessa da parte di componenti
diverse che erano portatrici di una propria cultura. Oggi, in
epoca di globalizzazione e competitività, emerge la dimensione
internazionale ed europea della nostra regione, ponte verso
l'Europa centrale e balcanica".
L'ex presidente della Commissione paritetica Stato-Regione ha
auspicato inoltre "un percorso per valorizzare ulteriormente le
minoranze linguistiche", mettendo in luce che il volume intende
da una parte "fornire spunti al legislatore regionale",
dall'altra "rivolgersi alla comunità regionale nel suo complesso,
perché il vero attore dell'autonomia alla fine dev'essere il
cittadino, chiamato riflettere "sul se, sul come e su quanto
investire per diventare protagonista del futuro. Solo su una
comunità matura rispetto a questi temi - ha concluso D'Orlando -
si può innestare una classe politica consapevole".
Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato anche
Davide Rossi, Roberto Grandinetti e Stefano Miani, tre dei
docenti universitari che hanno contribuito alla stesura del libro.
ACON/FA