16.12.2023 02:44
BILANCIO. AULA APPROVA MANOVRA. FEDRIGA-BORDIN: FVG ORA PIÙ FORTE
Opposizioni molto critiche e compatte nel voto contrario
(ACON) Trieste, 16 dic - Una manovra record, con una
disponibilità di risorse finanziarie senza precedenti e un quadro
complessivo di oltre 5,7 miliardi di euro. Dopo quattro giorni di
intensa attività nell'emiciclo di piazza Oberdan, a Trieste, il
Consiglio regionale, presieduto da Mauro Bordin, ha approvato a
maggioranza le 3 leggi che compongono il bilancio.
Prima del voto conclusivo, determinato dai sì della Maggioranza,
sono stati accolti 59 dei 94 ordini del giorno presentati dai
consiglieri.
"Mettere a disposizioni risorse ingenti in un momento di tensione
economica internazionale come quello che stiamo vivendo - ha
spiegato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano
Fedriga - permette di allargare e rendere più forte la capacità
di reazione che la comunità regionale, in particolare il mondo
produttivo, può avere soprattutto in considerazione delle
difficili previsioni che contraddistingueranno l'Europa il
prossimo anno. Non voglio ribadire i numeri ma ricordare che
tutte le linee strategiche della Regione sono state rafforzate in
modo consistente. Le misure di cui vado particolarmente
orgoglioso sono quelle per le politiche per la famiglia e al
supporto proposto alle giovani coppie nell'allargamento dei
nuclei familiari".
"Si tratta di una manovra equilibrata, imponente ed espansiva -
ha spiegato l'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli -
ottenuta grazie ad un percorso avviato con la revisione dei patti
finanziari con cui è stata garantita autentica autonomia
finanziaria alla Regione. L'incremento di risorse disponibili
ammonta a 641 milioni rispetto al 2023. Una manovra che genera
fiducia e stimola gli investimenti dei privati e di chi vede nel
nostro territorio opportunità di sviluppo".
I consiglieri di minoranza hanno espresso la loro contrarietà,
ribadendo come si tratti di una manovra di bilancio che abbia a
disposizione maggiori risorse, 615 milioni in più rispetto allo
scorso anno, ma che non vi siano chiare strategie soprattutto su
sanità, enti locali e ambiente.
"La scarsissima disponibilità da parte della Giunta e della
Maggioranza - ha sottolineato Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)
non solamente ad accogliere, ma addirittura a discutere le
proposte avanzate spesso con un atteggiamento di disprezzo per il
dialogo democratico. Una manovra ricca di risorse, con poche idee
e senza alcun dialogo".
Serena Pellegrino (Avs), invece, si è soffermata sulla sanità
"sottolineando come nonostante i maggiori investimenti la
situazione sia molto peggiorata, spingendo verso un privato che
sta coprendo importanti fette di competenze pubbliche. Ho cercato
di proporre e promuovere anche emendamenti che andavano a favore
delle persone più svantaggiate e fragili, perché non è proprio
vero che il Fvg è quel Paese del Bengodi narrato dalla
maggioranza, un pensiero che rispetto, ma che non condivido".
Secondo Rosaria Capozzi (M5S) "la strada intrapresa non convince.
State continuando a seguire una linea politica che non dà
risposte ai cittadini, soprattutto a quelli che vivono in
difficoltà. Una manovra che nonostante i tanti innesti rivolti
alla sanità ha imboccato una strada poco efficace con liste
d'attesa interminabili, reparti chiusi per mancanza di personale,
fuga nel privato e l'ipotesi di chiusura dei consultori. Il
dimensionamento scolastico, infine, avrà effetti mettendo in
pericolo la scuola pubblica".
Massimo Moretuzzo (Patto per l'autonomia - Civica Fvg), si è
soffermato sulla scarsa disponibilità da parte di alcuni
assessori nei confronti dei consiglieri di Opposizione: "non mi
spiego il nervosismo che si è visto da parte di alcuni degli
esponenti dell'Esecutivo, a mio avviso del tutto ingiustificato
vista l'ampia disponibilità garantita in occasione di questa
discussione, cercando di fare a più riperse solo la nostra parte.
Su sanità e enti locali, infine, mancano ancora risposte".
Il tema sanità è stato al centro anche dell'intervento di Andrea
Carli (Pd), certo che "dalle risposte ottenute dall'assessore
Riccardi abbiamo compreso che, a breve, ci sarà una nuova fase di
conversione verso il privato della sanità regionale; sul tema del
ridimensionamento scolastico la riduzione delle direzioni
diventerà un nodo al pettine per cui gli istituti della nostra
regione non potranno trovare sviluppo tramite la realizzazione di
grandi progetti a causa della mancanza di una struttura
amministrativa adeguata".
Per i consiglieri di maggioranza si è espresso solo Alessandro
Basso (Fdi): "Abbiamo un progetto politico differente. Siamo
differenti nella visione, nell'impostazione, nel merito e nel
metodo e nei vari approcci alle varie voci che compongono la
manovra di Bilancio. Abbiamo creato occasioni di confronto che
però non sempre le Opposizioni sono state pronte a cogliere. Una
manovra che si è arricchita di contributi grazie all'attento
lavoro fatto e che ci ha irrobustito anche a livello politico".
A conclusione dei lavori d'Aula, Mauro Bordin, presidente del
Consiglio regionale, ha ringraziato i rappresentanti
dell'Esecutivo e del Legislativo che si sono confrontati su temi
importanti per il territorio e per i cittadini di questa regione
mantenendo un dialogo schietto, leale e corretto".
ACON/LI-fc