01.11.2023 11:55
CERIMONIE. BORDIN: SACRARIO GONARS MONITO A RICONOSCERE NOSTRI ERRORI
(ACON) Gonars, 1 nov - Come accade da diversi anni, il 1°
novembre autorità governative italiane, slovene e croate hanno
presenziato alla cerimonia commemorativa organizzata presso il
sacrario monumentale di Gonars per rendere omaggio ai 471 civili
sloveni e croati deceduti tra il 1942 ed il 1943 nel campo per
internati del Comune friulano.
Dopo l'esecuzione degli inni nazionali da parte della banda
locale, il sindaco di Gonars, Ivan Boemo, ha ripercorso "gli
avvenimenti terribili di quegli anni che hanno coinvolto persone
civili, senza risparmiare donne e bambini, sradicati dai loro
affetti e sottoposti a trattamenti restrittivi e immorali".
"Siamo di fronte a una pagina tragica della storia che è nostro
dovere ricordare. Un monito che dovrebbe insegnarci a comprendere
gli errori del passato per non riproporli in futuro", è stato il
commento del presidente del Consiglio regionale del Fvg, Mauro
Bordin, che ha portato il saluto dell'Assemblea legislativa
insieme ai consiglieri Mauro Di Bert, Alberto Budai, Massimiliano
Pozzo, Francesco Martines e Serena Pellegrino alle autorità
slovene e croate partecipanti all'evento.
"Non dobbiamo avere paura di riconoscere e di condannare i nostri
errori. Il nostro Paese - ha aggiunto il presidente - ha saputo
sancire attraverso la Costituzione i principi e i valori che
guidano oggi il popolo italiano nel proprio agire".
Con profonda amarezza, Bordin ha ricordato i conflitti che ancora
affliggono il mondo: "C'è molto da fare, dalla guerra tra Ucraina
e Russia al Medioriente, a tutti quei conflitti in cui la vita
umana perde il suo significato e il suo valore. Se dopo millenni
di umanità il mondo non ha ancora compreso l'importanza del
confronto e del dialogo, è difficile prevedere cosa accadrà".
"Di fronte a queste incertezze - ha concluso - noi abbiamo la
responsabilità di essere d'esempio per le future generazioni e
mostrare loro il coraggio di scusarsi degli errori del passato e
insegnare i valori per un futuro migliore".
Sono quindi intervenuti in rappresentanza dell'Anpi Udine
Antonella Lestani e della Slovenia il parlamentare Bojan Cebela,
mentre la vicesindaco di Gonars, Maria Cristina Stradolini, ha
letto il messaggio del console croato Nevenka Grdinic.
Sono seguite le deposizioni delle corone commemorative al
sacrario e, con una seconda cerimonia, al monumento voluto
dall'amministrazione comunale nell'area lungo l'attuale strada
regionale Napoleonica in cui sorgeva il campo di concentramento
che, nel 1942, contava oltre 10.000 internati e che funzionò fino
a settembre del 1943, quando il contingente di guardia fuggì e
gli internati poterono andarsene. Nel 1973, per iniziativa delle
autorità jugoslave, è stato realizzato il sacrario.
ACON/AD-rcm