23.10.2023 16:48
INCENERITORE SPILIMBERGO. BORDIN: ALLE COMMISSIONI PETIZIONE 5MILA NO
(ACON) Trieste, 23 ott - Un secondo inceneritore di rifiuti
speciali, a Tauriano di Spilimbergo, non si farà. La notizia è
ormai assodata, ma il comitato che si è sempre opposto alla
costruzione dell'impianto da 70mila litri/anno, tra rifiuti
solidi e liquidi, che avrebbe dovuto sorgere adiacente a quello
già esistente, da 25mila litri/anno, e di proprietà del Comune
pordenonese non abbassa la guardia.
Forte delle 5.096 firme raccolte per una petizione nata contro
l'inceneritore, il comitato le ha comunque portate all'attenzione
del presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, chiedendo,
attraverso i responsabili di zona e regionale di Legambiente,
Alessandro Ciriani, Raffaella Manca e Sandro Cargnelutti, che si
controlli lo stato di inquinamento delle emissioni dell'impianto
originale, puntando l'attenzione in particolare sulle
contaminazioni da mercurio; svolgere uno studio epidemiologico in
tutti i Comuni su cui ricadono i fumi dell'inceneritore;
effettuare un piano di smantellamento e bonifica dell'impianto
attuale alla scadenza della convenzione con l'attuale gestore.
Ad affiancare Bordin nel ricevimento delle firme, i consiglieri
regionali del Gruppo Misto e del Gruppo Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, oltre a Nicola Conficoni per il Pd.
Serena Pellegrino (Avs) ha preso la parola da vicepresidente
della IV Commissione consiliare, deputata ad esaminare la
petizione, e ha suggerito che l'argomento venga trattato
parimenti dalla III, impegnata in materia di salute, registrando
l'immediato consenso di Simona Liguori (Patto-Civica) in veste di
vicepresidente di quella Commissione. Furio Honsell (Open) e
Marco Putto (Patto-Civica) hanno sottolineato come il cambio di
rotta sia avvenuto grazie a una grandissima mobilitazione
popolare partita dal comitato, a cui Putto ha garantito il
proprio appoggio, mentre il suo capogruppo, Massimo Moretuzzo, si
è augurato che la questione sia da stimolo nel riscrivere il
Piano regionale di gestione dei rifiuti. All'auspicio ha fatto
eco Rosaria Capozzi (M5S), che già con una interrogazione aveva
posto l'attenzione sull'inceneritore bis e su un mancato Piano
rifiuti adeguato da parte della Giunta regionale. Conficoni ha
rimarcato la necessità di trattare i temi rimasti sul tavolo, per
scongiurare il rischio che situazioni del genere si ripresentino.
Da parte del presidente Bordin, stimolato da un appunto di
Honsell, la sottolineatura che questo è un esempio di democrazia
partecipata, dove i cittadini hanno il diritto/dovere di portare
all'attenzione della politica le tematiche che necessitano di
approfondimento. Suo compito, invece, segnalare alle Commissioni
consiliari la petizione assieme alle istanze dei consiglieri che
vorrebbero fossero coinvolte la III e la IV assieme.
"Rispetto a decenni fa, oggi c'è un'attenzione ambientale molto
più marcata e ciò mi fa piacere. Sono fiducioso che - ha concluso
Bordin - chi ha il compito di decidere faccia tutti i passi
necessari affinché, tra investimento economico privato ed
esigenza ambientale, prevalga sempre quel bene primario che è la
salute dei cittadini".
ACON/RCM-fc