06.10.2023 13:35
MITTELEUROPA. BORDIN A CONVEGNO UD: EUROPA VALORIZZI RADICI COMUNI

(ACON) Udine, 6 ott - È una specie di missione permanente, attiva da 49 anni, quella della Mitteleuropa. Nel 1974, l'anno di nascita dell'associazione guidata da Paolo Petiziol, assomigliava a una scommessa al limite dell'utopia: promuovere il dialogo, costruire ponti immateriali tra i Paesi centro-europei e l'Italia, allora divisi dalla cortina di ferro. E invece quel germoglio è cresciuto, anno dopo anno, convegno dopo convegno, iniziativa dopo iniziativa. Tanto che oggi può permettersi di festeggiare, nell'annuale assise organizzata a Udine, il conto alla rovescia verso GO!2025 che simbolicamente rappresenta tutto quello che l'associazione ha sempre desiderato: la piena collaborazione al di qua e al di là dei confini.

Il tema del seminario del 2023, alla vigilia del cinquantesimo anniversario di fondazione dell'associazione, è proprio quello delle capitali europee della cultura: non solo Nova Gorica e Gorizia, ma anche l'ungherese Veszprém, portabandiera quest'anno, e le altre città centro-europee che - come ha ricordato Petiziol nel suo intervento iniziale - rappresentano una quota significativa delle località prescelte, esattamente un terzo, dato sorprendente e incoraggiante. L'obiettivo di Mitteleuropa è allora quello di mettere in rete queste esperienze, in modo che l'avventura goriziana possa inserirsi - come ha auspicato lo stesso governatore Massimiliano Fedriga, nel suo videomessaggio di saluto in cui ha parlato di "punto di partenza e non certo di arrivo" - in un contesto più ampio. "Uniti - ha detto ancora Petiziol - potremmo proporre contributi d'idee per una programmazione europea più vicina alle diverse realtà del continente".

E dell'Europa che verrà ha parlato anche il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, presente al convegno assieme ai consiglieri Diego Bernardis e Roberto Novelli, in un intervento di ampio respiro. "Siamo in un periodo di grandi cambiamenti - ha osservato Bordin - e viviamo in un mondo globalizzato, con una contaminazione di culture che ha aspetti positivi e negativi. Io credo che stiamo correndo il rischio di indebolire l'identità dei popoli e per questo - ha aggiunto il presidente dell'Aula - è necessario cercare le radici comuni, che molto spesso attengono proprio alla cultura".

Un compito che spetta anche alle istituzioni, e da questo punto di vista Bordin si dispiace del fatto "che l'Europa abbia avuto paura di riconoscere le proprie radici cristiane: mi chiedo se un'Europa così timorosa su questo fronte abbia un futuro, se abbia dentro di sé la forza di andare al di là degli interessi locali. Bisogna - ha insistito il presidente - avere la forza di rivendicare le proprie radici e di ricordare quel che abbiamo alle spalle, altrimenti i nostri passi rischiano di diventare fragili, come di chi cammina su un terreno fangoso, malfermo. Includere, aprirsi, avvicinare e integrare non significa disconoscere noi stessi per paura di offendere qualcuno: il rispetto degli altri parte sempre dal rispetto di se stessi".

Bordin ha anche rivolto un esplicito apprezzamento per l'impegno ormai quasi cinquantennale del presidente Petiziol, per il quale ha chiesto un applauso. E a proposito di GO!2025 ha parlato di "opportunità enorme per la nostra regione" e di "occasione per esaltare i nostri valori comuni". Alberto Felice De Toni, sindaco di Udine, ha definito la cultura "un valore aggiunto per un'Europa ancora incompiuta", mentre il rettore Roberto Pinton ha messo in rilievo la collaborazione tra atenei, ricercatori e studenti delle diverse realtà europee. Del Fvg come "cerniera tra Occidente e Oriente" ha parlato invece Giuseppe Morandini, presidente della Fondazione Friuli.

La mattinata è proseguita con i panel moderati da Petiziol e dal suo vice, Alessandro Lovato, ai quali hanno partecipato tra gli altri i consoli generali delle Repubbliche di Slovenia e Croazia, Stjepan Ribic e Gregor Suc, il delegato commerciale del Consolato d'Ungheria Daniel Paschek, Christian Ragger deputato al Parlamento austriaco, la neo-assessore di Gorizia Patrizia Artico e il vicesindaco di Nova Gorica. Un contributo è arrivato anche dall'ambasciatore Lamberto Zannier, esperto di alto livello dell'Osce. ACON/FA



  • L'intervento di Mauro Bordin, presidente del Cr. Al suo fianco Paolo Petiziol, presidente dell'associazione Mitteleuropa
  • La prima fila al convegno in sala Ajace, con il presidente Bordin, il sindaco di Udine De Toni, il rettore dell'Università di Udine Pinton e il consigliere Roberto Novelli
  • Il videomessaggio del governatore Massimiliano Fedriga
  • L'intervento del sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni