30.06.2023 18:46
IMPRESE. BORDIN: 100 ANNI MOLINO PN, SUCCESSO E LEGAME CON TERRITORIO
(ACON) Pordenone, 30 giu - Un autentico pezzo di storia della
città, il primo molino elettrico dell'intero Friuli Venezia
Giulia: alto e squadrato, ormai centenario, è l'edificio che
spicca più di ogni altro quando si raggiunge Pordenone con il
treno. Nel tempo, tuttavia, il prolifico bacino operativo che
ruota intorno alla struttura si è trasformato, mettendosi anche a
disposizione della collettività e dando spazio ad aree dedicate
all'università e a spazi commerciali.
"Cento anni costituiscono un traguardo unico, enorme e
importantissimo per qualsiasi attività, soprattutto in campo
imprenditoriale. Sono tantissime, infatti, le realtà che nascono
e crescono, ma poi non sempre riescono a raggiungere traguardi
così significativi. L'augurio è che questa giornata di festa
rappresenti non un traguardo finale, ma l'inizio di tante altre
belle avventure". Lo ha sottolineato, nel Centro logistico Molino
Pordenone di viale Zanussi a Pordenone, il presidente del
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin,
ospite della cerimonia organizzata per celebrare i 100 anni di
vita del molino, archiviata con lo slogan "Un secolo di storia da
festeggiare insieme".
"Va dato merito a chi inizialmente aveva avuto l'idea - ha
aggiunto il vertice dell'Assemblea legislativa Fvg - ma,
soprattutto, alla famiglia Zuzzi che ormai da tre generazioni
gestisce questa azienda, sempre con uno spirito legato a
prospettive di miglioramento. Oggi, infatti, può vantare un
fatturato che va oltre i 40 milioni di euro e occupa più di 40
addetti, confermando una forte volontà di investire e di crescere
ulteriormente".
Edificato nel 1923, quando venne fondata la Società di
Macinazione, negli anni Cinquanta il molino era passato sotto
l'egida della famiglia Zuzzi, guidata dal patron Giampaolo. Oggi
ne sono a capo i fratelli Marco (presidente) e Valentino
(amministratore delegato), rappresentanti della terza
generazione. Un secolo per maturare esperienza e conoscenza,
insieme a saggezza e passione, per rimanere sempre al fianco dei
professionisti della panificazione, della pasticceria e della
pizzeria con prodotti che nascono da ricerca e innovazione,
selezione delle migliori materie prime e rispetto del valore
della nutrizione.
"Questa storia virtuosa - ha precisato Bordin - dimostra che le
tre generazioni non hanno mai perso quell'originaria voglia di
credere nelle attività economiche del Fvg. In questo caso
specifico ci troviamo di fronte a un eloquente esempio di come si
possa fare impresa di qualità con obiettivi sempre più ambiziosi
e la nostra regione ha bisogno di queste realtà".
La kermesse è stata aperta dalle osservazioni del sindaco di
Pordenone, Alessandro Ciriani, seguito dagli interventi
dell'assessore regionale a Infrastrutture e Territorio, Cristina
Amirante, e del collega di Esecutivo con deleghe ad Attività
produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini. Presente anche il
presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti.
L'evento si è successivamente sviluppato con il talk show "Cento:
farina del nostro sacco", moderato da Loris Comisso, nel corso
del quale la pluricampionessa olimpica ed ex deputato Manuela Di
Centa, insieme al campione iridato di Spagna 1982, Antonio
Cabrini, ha raccontato le emozioni e gli insegnamenti legati al
principio del fare squadra per avere successo.
"Il mondo dello sport - ha spiegato il difensore azzurro che,
insieme ai suoi compagni, a Madrid ha fatto esultare tutta
l'Italia - ha sempre collaborato e fornito esempi importanti al
mondo del lavoro e dell'imprenditoria. Nel 1982, restando in tema
di molini, avevamo un condottiero come il friulano Enzo Bearzot
che ci ha aiutato a combattere quelli a vento proprio come Don
Chisciotte e a vincere il Mondiale".
"Sono particolarmente emozionata - ha premesso invece Di Centa -
perché immagino mio padre che ha fatto il fornaio per tanti anni
e ha ricevuto queste stesse farine. Nei momenti di difficoltà si
vedono le grandi famiglie e questo evento meraviglioso certifica
100 anni di grande lavoro e di grande amore verso la propria
terra, verso la propria famiglia e verso quella allargata che
sono i clienti".
"Il legame con il territorio - ha concluso Bordin, prima di
consegnare il sigillo del Consiglio regionale alla famiglia
Zuzzi, direttamente tra le mani del capostipite Giampaolo - è
fondamentale e viene dimostrato dalle collaborazioni con
panifici, fornai e tante altre attività del Fvg. Oltre ai 700
clienti e a un portafoglio importante che conferma il concreto
radicamento territoriale".
ACON/DB-rcm