22.06.2023 11:42
BERLUSCONI. BORDIN E FEDRIGA IN AULA: HA SEGNATO VITA DEL NOSTRO PAESE
Il consigliere Honsell rimane seduto durante minuto silenzio.
Governatore: Aula svilita
(ACON) Trieste, 22 giu - Commemorazione di Silvio Berlusconi con
fuori-programma, oggi in Consiglio regionale. Durante il minuto
di raccoglimento disposto dal presidente Mauro Bordin, il
consigliere Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha scelto di
rimanere seduto al suo scranno anziché alzarsi in piedi come gli
altri colleghi di Maggioranza e di Opposizione. Una scelta che il
governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha
duramente contestato: "Consigliere Honsell, credo che oggi l'Aula
sia stata svilita dal suo comportamento: avrebbe potuto almeno
alzarsi in piedi e mostrare rispetto per chi ha guidato il Paese
per tanti anni. Da presidente della Regione mi scuso con i
cittadini per il suo comportamento".
Era stato il presidente dell'Assemblea legislativa, Bordin, a
tracciare per primo il profilo dell'ex premier e leader di Forza
Italia scomparso il 12 giugno scorso, "un uomo - ha detto il
massimo rappresentante dell'Assemblea legislativa - che prima da
imprenditore e poi da politico ha segnato in modo profondo la
vita del nostro Paese almeno dagli anni Ottanta ad oggi".
"Berlusconi - ha aggiunto Bordin - è stato un protagonista
importante della società italiana, sempre attratto dalle sfide.
Un grande innovatore dei modelli edilizi con l'invenzione di
Milano 2, un grande innovatore anche nel mondo della
comunicazione, con la costruzione del primo polo di televisioni
private in grado di competere con la Rai, e nella vita pubblica,
con scelte forti che hanno caratterizzato quella che venne
chiamata la Seconda Repubblica".
Il presidente del Consiglio regionale ha anche ricordato come
Berlusconi abbia "guidato il suo movimento politico per quasi
trent'anni, ininterrottamente. Costruendo la coalizione di
Centrodestra attorno alla sua leadership, è stato protagonista
assoluto della stagione del bipolarismo. Tra il 1994 e la fine
del 2011 Berlusconi - ha rimarcato ancora Bordin - ha guidato
quattro diversi Governi ed è stato presidente del Consiglio per
più di 9 anni, un record di longevità nella storia politica del
nostro Paese, spesso caratterizzata da Esecutivi instabili, con
una fragile maggioranza alle spalle".
"Quello per la politica - ha sottolineato - non è stato per
Berlusconi un amore passeggero, non è stato un incarico a termine
ma una scelta convinta, persino ostinata: non ha infatti mai
abbandonato quel campo in cui aveva deciso di scendere quasi 30
anni fa, con un messaggio televisivo che anticipava anche nelle
forme una modalità di comunicazione diretta e senza filtri oggi
divenuta abituale". Da ultimo, Bordin ha fatto riferimento alla
scelta del Governo "di proclamare il lutto nazionale nella
giornata del 14 giugno, quando per l'ex capo del Governo sono
stati celebrati i funerali di Stato alla presenza del presidente
Sergio Mattarella, come la legge prevede esplicitamente per le
massime cariche del Paese".
È stata poi la volta dell'intervento di Fedriga, che con l'ex
presidente del Consiglio ha collaborato nelle vesti di
parlamentare: "Nei momenti cruciali - ha ricordato il governatore
del Fvg - il presidente Berlusconi è stato sempre presente,
interessandosi in modo diretto al nostro territorio. E anche dopo
le ultime elezioni mi chiese specificatamente del futuro della
regione, di come potevamo sviluppare la nostra collaborazione".
Sul piano politico, Fedriga è convinto che "Berlusconi abbia
cambiato il modo di fare politica in questo Paese, con
conseguenze anche per i suoi competitor. La sua ascesa ha
provocato reazioni di contrasto a una persona più che a un
movimento politico, con una politica basata sulla
delegittimazione della sua figura".
"Io credo - ha concluso il presidente della Regione - che dopo la
sua morte chi guarda oggi alla storia di quegli anni non possa
che esprimergli solidarietà per tanti attacchi immotivati e
strumentali. E mi auguro che se ne riconosca l'importanza per il
nostro Paese, in anni difficili di passaggio tra prima e seconda
Repubblica, nonché la sua capacità di mediazione ed equilibrio
all'interno della coalizione che lui stesso fondò nel 1994, un
Centrodestra democratico e capace di sviluppare grandi rapporti
internazionali: è questo il frutto della sua eredità".
ACON/FA-fc