31.05.2023 16:57
TUTELA FALDE. BORDIN: PETIZIONE FRIULIACQUE SOLLEVA PROBLEMI COLLEGATI
+++Consegnata a presidente Cr Fvg richiesta per istituzione
Friuliacque+++
(ACON) Trieste, 31 mag - Il Consiglio regionale approvi una
legge per l'istituzione - da parte della Regione, d'intesa con il
ministero dell'Ambiente e della transizione ecologica - di
Friuliacque, nuovo soggetto giuridico e strumentale autonomo che
ha per obiettivo la tutela e la conservazione delle acque delle
falde friulane. Lo chiedono i circa 350 sottoscrittori della
petizione portata all'attenzione del presidente dell'Aula, Mauro
Bordin, dal suo ideatore, Carmelo Contin, e dalla prima
firmataria Luisa Contin con l'esponente regionale del Pd
Francesco Martines. Al documento hanno, poi, aggiunto le firme
Massimiliano Pozzo (Pd) e Furio Honsell (Open Sinistra Fvg).
Al nuovo ente andrebbero, tra l'altro, il coordinamento degli
interventi nei bacini montani, della Carnia e delle Alpi Giulie,
del Cellina-Meduno, del Tagliamento, del Fella, del Natisone, del
Torre e del Cormor, inerenti i flussi meteorici per garantire la
sicurezza del territorio e la predisposizione di uno studio per
un Piano straordinario dell'acqua. Il finanziamento, per il
triennio 2023-25, sarebbe pari a 100 milioni di euro da erogare
attraverso fondi del bilancio regionale, del Piano nazionale di
ripresa e resilienza (Pnrr), del ministero dell'Ambiente e
dell'Unione europea.
"L'obiettivo deve essere alimentare le falde, che vanno
salvaguardate anche da un punto di vista igienico", ha detto
Contin, che ha parlato anche di uso responsabile dell'acqua,
spreco idrico nel mondo agricolo che va affrontato e utilizzo dei
fondi che mette a disposizione il Pnrr.
"Non si può parlare più di emergenza, ma di problema
consolidato", gli ha fatto eco Martines, che ha sottolineato come
la petizione sia indicativa soprattutto per sollevare questioni
come siccità e consumo appropriato. "Con quale strumento poi le
si vuole affrontare, con una nuova Authority regionale piuttosto
che con una già esistente come l'Autorità unica per i servizi
idrici e i rifiuti (Ausir), sarà il Consiglio a deciderlo;
l'importante è che si sollevi il problema, si chiedano le risorse
attraverso un Piano strategico pluriennale e si affronti il tutto
anche attraverso una cultura del risparmio idrico".
Pozzo ha, invece, affermato la rilevanza della sensibilizzazione
al tema dell'acqua e come anche i giovani, oggi, siano attenti a
questa problematica. "Discuterne e approfondire è assolutamente
necessario", ha rimarcato.
Da parte sua, Honsell ha citato quattro nodi, dal dover contenere
o incanalare l'acqua a una gestione più oculata di quelle
minerali, dal problema dello sghiaiamento dei laghi, si veda
quello di Barcis, al coinvolgere anche il mondo agricolo dove vi
sono colture che tradizionalmente necessitano di molta acqua.
"Gli aspetti sono davvero tanti da affrontare", ha detto.
Un concetto, quello della interconnessione di più materie,
ripreso anche da Bordin: "Quando si parla di siccità si parla di
gestione delle risorse idriche attuali, sia come strutture sia
come trattamento e trasporto, che vedono importanti investimenti
e scelte da fare. Inoltre al primo posto c'è anche l'argomento
dell'assetto idrogeologico del nostro territorio, con le
criticità che si possono presentare. Perché ciò che è capitato in
Emilia Romagna, non si può escludere capiti anche da noi"
Il presidente ha, quindi, elencato una serie di scelte che la
Regione dovrà prendere per realtà da mettere in sicurezza come il
letto del Cormor piuttosto che gli argini del Tagliamento, o
l'utilizzo di suolo agricolo per la produzione energetica.
"Perciò, a prescindere dalle richieste della petizione, che sarà
analizzata dalla IV Commissione competente per materia,
l'argomento deve essere assolutamente approfondito. La scorsa
legislatura sono stati finanziati gli invasi e ora ci sono i
tempi tecnici per la loro realizzazione. Ma, certamente, la
difesa di un bene primario ed essenziale come è l'acqua non può
farci restare fermi".
ACON/RCM