31.05.2023 15:40
MOSTRA IN CR. BORDIN: L'ARTE DI PIU ORGOGLIO PER LA COMUNITÀ REGIONALE
(ACON) Trieste, 31 mag - Un artista un po' ribelle che ha
saputo, grazie alla moglie Serena, la sua musa, e ai consigli di
amici di fama mondiale come Christo e Arman, portare la sua arte
in giro per l'Italia e per l'Europa. Adriano Piu è il
protagonista dell'antologica inaugurata nel salone dei Passi
perduti del Consiglio regionale. Undici opere realizzate tra il
2006 e il 2023, che danno piena espressione della sua
poliedricità nell'utilizzo dei materiali e delle forme d'arte.
E' stato il presidente dell'Aula, Mauro Bordin, a presentare
l'evento di fronte a numerosi consiglieri regionali. "Con questa
mostra si riprende, anche per la nuova legislatura, la
consuetudine di portare l'arte e gli artisti all'interno del
Palazzo. Il merito, in quest'occasione, è dell'ex consigliere
Alfonso Singh che ha dato vita alla collaborazione con un talento
artistico che ha un legame fortissimo con il territorio". Piu,
classe 1954, infatti vive e opera nel borgo di Chiarmacis, a
Rivignano Teor. "Ci rende orgogliosi averlo qui per quello che dà
con le sue opere alla comunità regionale - ha detto ancora Bordin
- e per esser stato capace di farsi apprezzare anche all'estero
grazie alle numerose esposizioni realizzate in tutta Europa".
Dopo i saluti del vicegovernatore, Mario Anzil, la parola è
passata proprio all'artista. "Sono onorato di essere qui e devo
ringraziare Singh per avermi proposto di esporre le mie opere in
uno spazio così importante - ha ricordato, per poi raccontare i
suoi inizi -. Sono un autodidatta che ha sempre rifiutato le
scuole d'arte, utili a sfornare professori ma non artisti. Ho
preferito studiare da solo, nasco astrattista e questo mi ha
anche permesso di sperimentare le materie più diverse".
La moglie Serena e il luogo dove vive oggi gli permettono "di
creare in totale tranquillità, ma in passato, realizzate le prime
mostre in Italia, è stato un incontro a Nizza a cambiarmi la
vita. Ho avuto modo di conoscere e frequentare per una settimana
Christo e Arman, due mostri sacri - ha aggiunto -. Dicevano che
nei miei quadri mancava qualcosa, mancava l'arte, quella che
avevo dentro ma che non riuscivo ad esprimere. Mi hanno fatto il
lavaggio del cervello e mi hanno consigliato di tornare a casa e
fare ciò che volevo. Ci sono riuscito, con esposizioni a Bruges,
Bruxelles, Colonia, Monaco e in tutta la Svizzera. Ed eccomi qui".
ACON/MT