15.05.2023 17:36
COOPERATIVE. BORDIN: INTERVENIRE PER TROVARE FORZA-LAVORO QUALIFICATA
(ACON) Udine, 15 mag - Continuare nella collaborazione tra
istituzioni e mondo delle imprese cooperative al fine di
individuare - in primis sulla questione lavorativa - le migliori
strategie di sviluppo futuro dopo un periodo, legato soprattutto
alle conseguenze della pandemia, di incertezza e difficoltà.
È questo l'auspicio di Mauro Bordin, presidente del Consiglio
regionale, che ha preso parte oggi all'assemblea annuale di
Confcooperative Alpe Adria, la principale organizzazione di
rappresentanza, tutela e revisione delle imprese cooperative
delle provincie di Udine, Gorizia e Trieste.
Nella sala convegni di CrediFriuli, a Udine, il presidente
dell'Assemblea legislativa ha sottolineato l'importanza rivestita
dal sistema cooperativo, capace da sempre, grazie al forte
radicamento sul territorio, di dare risposte concrete ai
cittadini. "Nella precedente legislatura, inevitabilmente segnata
da numerose difficoltà - ha ricordato Bordin - il Consiglio
regionale ha lavorato insieme alla Giunta per ascoltare le
esigenze delle cooperative, costruendo soluzioni. Le risposte
sono state positive e questo è la testimonianza del fatto che le
scelte fatte andavano nella giusta direzione. Continueremo ad
agire in questi termini, con senso di responsabilità, mettendoci
all'ascolto delle istanze e pronti a proporre le nostre idee".
Il presidente dell'Aula ha posto quindi un tema cruciale, quello
del lavoro: "Sarà fondamentale mettere il lavoratore al centro:
la questione lavorativa andrà affrontata con maggiore attenzione
da adesso in poi, garantendo i diritti e il benessere che
spettano agli addetti, ma anche dando alle imprese le possibilità
di trovare nel territorio la forza-lavoro qualificata necessaria.
Si devono certamente cercare soluzioni per favorire la natalità,
ma allo stesso tempo bisogna creare opportunità di lavoro serie e
forti per i nostri giovani, rendendo possibile l'attrazione di
addetti anche dall'estero".
Dopo l'intervento della presidente di Confcooperative Alpe Adria
Paola Benini, si è passati all'analisi numerica sulle associate
con il direttore Paolo Tonassi. Dal 2011 al 2022 il numero di
cooperative è sceso da 562 a 395, con una contrazione del 30%
circa. Il calo più marcato si è verificato negli anni 2011-2013
con il -7% e nel periodo 2016-2019 con quasi il -10%, mentre il
2022 ha segnato, per la prima volta da dodici anni, una ripresa
nel numero delle cooperative. Le coop agricole scendono però da
134 a 88 (-34%), quelle di produzione e lavoro si dimezzano da
180 a 87 (-52%).
Sotto il profilo occupazionale, la cooperazione sociale è invece
cresciuta da 5.395 a 7.190 addetti, arrivando in termini
percentuali al 56,4% e con un incremento del 25%. Marcata,
invece, la riduzione del peso della cooperazione afferente alla
federazione "Lavoro e servizi" e alla cooperazione di consumo,
che segnano un meno 42% e meno 93% rispettivamente: riduzione a
cui hanno contribuito sia la liquidazione di alcune importanti
cooperative sia il trasferimento di sede o il mutamento di
ragione sociale di altre. Tra il 2015 e il 2016, per esempio, il
numero di addetti nel settore produzione e lavoro nella provincia
di Udine è passato da 6.510 a 901, con una contrazione di ben
5.609 unità.
Il costo del lavoro, infine, calcolato come l'importo complessivo
dei costi aggregati di tutte le cooperative aderenti, ha superato
nel 2021 i 260 milioni di euro: in pochi anni, dal 2016 al 2021,
la crescita è stata del 31,4 per cento.
L'appuntamento è proseguito con l'intervento, per il gruppo
Giovani Cooperatori, di Alice Richter. È stato poi presentato il
libro "Non perdere un euro: vincere la sfida del Pnrr e attrarre
nuovi investimenti", di Lydia Alessio-Vernì.
ACON/MT-fa