17.05.2025 15:23
SALUTE. BORDIN: LILT UDINE, 100 ANNI DI ALTRUISMO E IMPEGNO
(ACON) Tavagnacco, 17 mag Diciannove giugno 1925: un gruppo
di cittadini udinesi, tra cui il barone Elio Morpurgo e il
professore Azzo Varisco, si riuniscono nella sede dell'Accademia
di Udine per dare vita alla sezione friulana della Lega italiana
per la lotta contro i tumori (Lilt) con l'obiettivo di
sensibilizzare e tutelare la salute della comunità. Un prezioso
lavoro di prevenzione e assistenza, portato avanti con impegno
fino ad oggi: divenuta una delle realtà più attive e dinamiche in
Italia, la Lilt friulana, intitolata proprio alla memoria di
Morpurgo, oggi conta quasi un migliaio di soci e 135 volontari
sul territorio udinese. E la sua storia, lunga cento anni, è
stata celebrata questa mattina presso il teatro Mauresing di
Feletto Umberto nel Comune di Tavagnacco alla presenza di
numerosi sindaci, cariche istituzionali, volontari e soci
dell'associazione.
Tra i presenti, anche i consiglieri regionali Moreno Lirutti,
Simona Liguori e Roberto Novelli insieme al presidente Mauro
Bordin, che ha portato il saluto dell'Assemblea legislativa del
Fvg ringraziando "la Lilt di Udine per l'impegno profuso in
questi cento anni di vite salvate e gesti altruistici e che
segnano un traguardo importante".
"lI cancro - ha detto ancora Bordin - è un compagno di strada
indesiderato che, purtroppo, oggi quasi tutti noi dobbiamo
affrontare o in prima persona, o perché colpisce conoscenti e
persone a noi care. È importante però non abbattersi e non
affrontarlo da soli, ma con i propri cari e con il supportato di
realtà come la Lilt che svolge un immenso lavoro di volontariato
sociale sul territorio. Un lavoro di cui siamo molto grati".
Ed è proprio in segno di gratitudine, stima e ringraziamento che
il massimo esponente dell'Assemblea legislativa del Fvg ha
consegnato al presidente della sezione provinciale di Udine,
Giorgio Arpino, il sigillo del Consiglio regionale. "La storia di
Elio Morpurgo e della sua famiglia - ha chiosato Bordin - è un
esempio spettacolare di solidarietà e per questo va raccontata e
fatta conoscere. È un simbolo di quante persone, in Fvg, si
mettono a disposizione di chi ne ha bisogno".
L'evento celebrativo ha rappresentato un momento importante di
riflessione in tema di prevenzione e solidarietà e un'occasione,
quindi, per ripercorrere le tappe più importanti
dell'associazione contenute anche nel libro "Cent'anni di
prevenzione", curato da Bepi Pucciareli e presentato al pubblico
durante la manifestazione. Tra le prime attività dei fondatori
della Lilt di Udine, infatti, come ha raccontato anche Arpino
durante il suo intervento, si annoverano la conferenza di
propaganda popolare del 1925 sullo stato degli studi sul cancro,
la locandina in cui è stata tracciata la strada da percorrere
per la lotta e la prevenzione ai tumori, la donazione (il 3
gennaio 1927) all'ospedale di Udine di 107 milligrammi di radio
provenienti dalle miniere del Katanga e grazie ai quali è stata
possibile la nascita operativa della radioterapia nell'ospedale
di Udine, tra i primissimi in Italia ad utilizzarla sui pazienti.
"Senza dimenticare poi - ha aggiunto il presidente della Lilt -
la fornitura del primo neuronavigatore al reparto di
neurochirurgia del nosocomio udinese, nel 1998, per operare i
pazienti con maggiore precisione, fino all'introduzione, nei
primi anni 2000, del primo centro di supporto psicologico che ha
portato così ad un'attenzione primaria i malati oncologici".
Arpino è poi passato a raccontare le attività degli ultimi sei
anni dell'associazione, che hanno visto la Lilt impegnata per un
totale di 44.767 ore tra conferenze nelle scuole e sul
territorio, visite ai centri medici, assistenza alle persone e
manifestazioni esterne. "La prevenzione - ha detto ancora -
rimane la più potente arma contro tutte le malattie oncologiche.
La centaria esperienza della Lilt conferma che investire in
prevenzione comporta una riduzione di ammalati e sofferenze nei
pazienti e di spese sanitarie".
Il programma della giornata ha previsto una prolusione dello
storico Valerio Marchi, che ha illustrato il ruolo nella nascita
e nello sviluppo della Lilt friulana della famiglia Morpurgo, in
particolare di Elio Morpurgo, "primo sindaco ebreo eletto in un
Comune italiano nel lontano 1889: una carriera politica di
successo che lo rese protagonista di primo piano della storia
cittadina regionale e nazionale".
A seguire anche un intermezzo musicale con il fisarmonicista
Sebastiano Zorza e la soprano Anna Smiech, oltre alla consegna da
parte della Lilt di attestati di benemerenza a volontari e soci
dell'associazione che si sono distinti nel corso degli anni.
Infine, al presidente Bordin e al sindaco di Tavagnacco, Giovanni
Cucci, è stato consegnato il libro sui cento anni
dell'associazione e copia dello storico contratto di consegna del
radio.
ACON/SM-rcm