10.05.2025 16:57
PAKISTAN. BORDIN A UDINE: OLTRE LA PELLE DOCUFILM CHE AIUTA A CAPIRE
(ACON) Udine, 10 mag - Tanta emozione alla prima proiezione del
docufilm "Oltre la pelle", andata in scena al cinema Visionario
di Udine. Un'opera intensa, capace di toccare corde profonde
dello spettatore, che racconta la missione del chirurgo plastico
Giuseppe Losasso, impegnato in Pakistan a ridare un volto e una
speranza alle vittime di attacchi con l'acido. Il film è ispirato
al libro "Più della mia pelle", scritto dallo stesso Losasso
insieme ad Annalisa Maniscalco.
Sul grande schermo scorrono immagini e testimonianze toccanti di
donne, ragazze e bambine segnate nel corpo e nell'anima da una
violenza brutale, ma anche animate da una forza straordinaria.
Presente anche il presidente del Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, Mauro Bordin, che ha condiviso le sue impressioni
al termine della proiezione.
"Le storie narrate colpiscono nel profondo: mostrano ferite
visibili e invisibili, ma anche la straordinaria forza di chi
sceglie di non arrendersi", ha dichiarato Bordin. "La prima
impressione che ho avuto è stata un pugno nello stomaco: immagini
e racconti molto forti, reali, che testimoniano in modo diretto
ciò che accade. È giusto e necessario far conoscere queste
realtà".
Il presidente ha poi voluto sottolineare il valore dell'impegno
umano: "Per fortuna l'umanità è anche altro: ci sono persone che
tendono la mano a queste donne, come il dottor Losasso e tutti
coloro che lo hanno affiancato. Di fronte al male, c'è sempre
anche il bene, rappresentato da chi sceglie di aiutare".
Bordin ha quindi ribadito l'importanza della sensibilizzazione:
"Grazie a chi contribuisce anche con strumenti come il
documentario e il libro. Non possiamo permetterci di abbassare la
guardia. Basta guardare dentro i nostri confini e pensare al
numero ancora troppo alto di femminicidi, nonostante le tante
iniziative. La violenza contro le donne resta un fenomeno
preoccupante, ma non ci arrendiamo e continuiamo a lottare".
Infine, ha espresso l'auspicio che l'opera possa avere una
ricaduta concreta sul piano educativo: "Mi auguro che questo film
arrivi nelle scuole, perché può diventare uno strumento prezioso
per insegnare cosa non deve mai accadere. Serve un cambiamento
culturale profondo. Rispettiamo tutte le culture, religioni e
opinioni, ma ci sono dei principi inviolabili, come il rispetto
delle donne e della parità di genere. La violenza non è mai
giustificabile, e dobbiamo ribadirlo con fermezza".
Alla presentazione del docufilm è intervenuta in collegamento
anche Martina Semenzato, presidente della Commissione
parlamentare di inchiesta sul femminicidio. In sala erano
presenti il consigliere comunale Andrea Cunta, l'autrice Annalisa
Maniscalco e la regista Alessandra Usai, che hanno ribadito
l'importanza di fare rete tra istituzioni, cultura e società
civile per contrastare ogni forma di violenza e discriminazione.
ACON/AD-mv