25.02.2024 14:03
TRAGEDIA ARSIA. BORDIN: DOVEROSO CONFERIRE ALTA ONORIFICENZA A VITTIME
(ACON) Udine, 25 feb - "Le 185 vittime di Arsia sono state a
lungo e colpevolmente dimenticate. Croati per gli italiani e
italiani per i croati, quegli sfortunati minatori morti il 28
febbraio del 1940 in uno dei peggiori disastri della storia
mineraria hanno diritto alla Stella al merito del lavoro alla
memoria".
Con queste parole il presidente del Consiglio regionale, Mauro
Bordin, è intervenuto a Udine alla commemorazione dell'84.
anniversario della tragedia di Arsia, sottolineando di ritenere
"doveroso supportare l'iniziativa dei Maestri del lavoro, così da
onorare le vittime con l'alta onorificenza alla pari di coloro
che persero la vita a Marcinelle in Belgio".
"La Regione, il Consolato della federazione dei maestri del
lavoro del Fvg e il Consolato di Udine - ha evidenziato Bordin -
cercano di mantenere vivo il ricordo di Arsia, sia per non
dimenticare chi con il proprio lavoro ha dato tanto al nostro
Paese sia per chi addirittura ha sacrificato la propria vita".
Secondo il presidente dell'Assemblea legislativa, "commemorazioni
come queste servono a riflettere sulla sicurezza sul lavoro che
ancora oggi rappresenta un'emergenza che deve essere al centro
dell'agenda delle istituzioni". Un concetto ribadito anche dal
console provinciale di Udine dei maestri del lavoro, Roberto
Kodermatz, sottlineando che "i morti sul lavoro rappresentano una
piaga che ogni giorno segna le nostre cronache. Scongiurare del
tutto il rischio è impossibile, ma creare una cultura
dell'attenzione e del rispetto delle norme è fondamentale nel
mondo del lavoro e della nostra stessa esistenza civile".
Tra i quattro corregionali vittime del disastro di Arsia, Bordin
e Kodermatz hanno ricordato l'eroismo del triestino Arrigo
Grassi, fabbro della miniera, che fu trovato esanime accanto
all'amico che aveva tentato di soccorrere dopo aver salvato già
una decina di minatori.
Alla Santa Messa presso la Chiesa del Cristo, celebrata dal
parroco Don Maurizio Michelutti e animata dalla Corale Luigi
Garzoni di Adorgnano, è seguita la cerimonia civile con la posa
della corona a cui sono intervenuti i sindaci di San Giorgio di
Nogaro, Pietro del Frate, e di San Pietro al Natisone, Mariano
Zufferli, oltre all'assessore di Udine, Andrea Zini, e il
consigliere di Aviano, Joshua Honeycutt.
ACON/AD-fc