18.01.2024 15:23
FIBROMIALGIA. BORDIN: MALATTIA INVISIBILE, ISTITUZIONI PARTE ATTIVA
(ACON) Udine, 18 gen - Non più invisibili. È questo il messaggio
lanciato durante il convegno sulla fibromialgia dal titolo
'Famiglia, lavoro, giovani: quale futuro?' che oggi si è tenuto a
Udine nella sede della Regione, organizzato dall'Associazione
italiana sindrome fibromialgica, sezione di Trieste, e che ha
visto la partecipazione di illustri esponenti del mondo sanitario
e delle tante persone che purtroppo devono affrontare
quotidianamente questa patologia: indicativamente tra i 10mila e
i 20mila pazienti solo in Friuli Venezia Giulia.
Un sodalizio che, a un anno dalla sua istituzione, si presenta al
territorio friulano e che ha come scopo quello di ampliare il
proprio raggio d'azione e di mettere a disposizione una squadra
impegnata nella lotta alla malattia avvalendosi anche del
supporto del Consiglio regionale, così come confermato dal
presidente Mauro Bordin, presente all'iniziativa.
"Siamo consapevoli - ha spiegato la massima carica dell'Assemblea
legislativa - che si tratti di una patologia non ancora nota e
che proprio per questo necessita di un percorso mirato che, alla
cura dei sintomi, affianchi anche un sostegno psicologico. Per
questa difficoltà che incontrano pazienti e medici
nell'affrontare una malattia rimasta per troppi anni invisibile,
le istituzioni devono esserci traducendo le istanze in qualcosa
di concreto. A tal proposito ci sono fondi stanziati dalla
Regione in Assestamento lo scorso anno, così come quelli del
ministero della Salute a cui si aggiunge la legge regionale 13
del 2017, su cui ci concentreremo per verificarne la sua
attuazione e se necessita di essere migliorata. La legge prevede
anche l'avvio di centri specializzati, un iter che, oltre alla
direzione Salute, potrà contare sulla massima disponibilità da
parte del Consiglio regionale".
Durante la manifestazione sono intervenute anche Eva Trinca e
Cinzia Bottò, referenti Aisf della sezione Trieste - sportello
Fvg, per presentare brevemente l'attività della sezione del
territorio regionale.
Diversi gli spunti emersi durante la mattinata, come quelli
proposti dal referente medico dell'associazione, Fabio
Fischietti, che ha sottolineato l'importanza di strutture
specializzate: "Considerando i casi in aumento, sarebbe
importante avviare al più presto un osservatorio in ambito
regionale che analizzi nel dettaglio i numeri e i vari problemi
che sorgono dalle fibromialgie, che purtroppo non sono tutte
uguali e si caratterizzano per sintomi diversi, sia fisici che
funzionali, per permettere ai pazienti di avere una vita più
serena".
ACON/LI