11.01.2024 14:50
GIORNALISMO. BORDIN: PREMIO LEALI YOUNG, EQUILIBRIO E FORZA DI VOLONTÀ
(ACON) Ronchi dei Legionari (Go), 11 gen - Leali Young, tutto
in memoria del sorriso di Cristina Visintini: partendo dalla sua
professionalità, passando attraverso il suo impegno sociale e
concludendo con la sua determinazione nel trasmettere ai giovani
i valori innati e le competenze acquisite nel corso della sua mai
facile carriera.
"Il ruolo del giornalista è molto delicato, legato alla
responsabilità di comunicare e trasmettere informazioni sempre
con grande attenzione e buon senso. Un mestiere che richiede
tantissime virtù, grandi fatiche e un equilibrio che va ricercato
nell'impegno quotidiano, benché spesso esposto a precarietà e
insicurezze. Dentro, perciò, bisogna avere la forza della
passione e una grande volontà".
Lo ha sottolineato, nella sala Adriano Cragnolin del palazzo
municipale di Ronchi dei Legionari (Gorizia), il presidente del
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin,
ospite della presentazione del 3° Premio giornalistico Leali
Young, organizzato dalla locale Associazione culturale Leali
delle Notizie.
"Nei miei percorsi di studi superiori - ha aggiunto il vertice
dell'Assemblea legislativa Fvg negli spazi di piazza Unità
d'Italia - la figura del giornalista era una di quelle alle quali
miravo e mi ero addirittura confrontato su questo con i miei
professori. Poi ho scelto la strada della giurisprudenza e un
futuro diverso, ma quell'obiettivo me lo porto dietro da sempre,
perché mi piaceva l'idea di poter essere un comunicatore e di
trasmettere le notizie in modo corretto e oggettivo, pur davanti
a mille dilemmi e dubbi. Perché, quando una notizia è stata data,
si sviluppa e cresce nella comunità con effetti duraturi sui
quali non si può tornare indietro".
L'evento, fermamente voluto per ricordare la cronista ronchese
Cristina Visintini (vicepresidente del sodalizio, scomparsa nel
2021), ha preso il via dalla presentazione del nuovo bando. Il
riconoscimento, rivolto ad aspiranti giornalisti tra i 18 e i 35
anni, passerà attraverso le valutazioni di un apposito comitato
scientifico, mentre la premiazione avverrà l'11 giugno nel corso
del 10° Festival del Giornalismo 2024.
"I giovani approcciano questa professione - ha precisato Bordin,
esprimendosi a nome di un Consiglio regionale che patrocina
l'iniziativa insieme a ministero della Cultura e Parlamento
europeo - devono farlo perciò nella consapevolezza delle
responsabilità richieste e dell'attenzione sempre doverosa nel
dare le notizie. Servono equilibrio e buon senso, come nella
Pubblica amministrazione".
Tra i presenti, oltre al papà di Cristina (il poeta e pittore
Amerigo Visintini) e al consigliere regionale Diego Moretti,
anche il primo cittadino locale Mauro Benvenuto, l'assessore
comunale alla Cultura, Monica Carta, nonché rappresentanze delle
Forze dell'ordine e dei numerosi Comuni del Goriziano e della
Bassa friulana coinvolti nella rassegna. È intervenuto anche il
presidente dell'Ordine dei Giornalisti Fvg, Cristiano Degano.
Tre le categorie in competizione: articolo per carta stampata,
reportage (foto o video-inchiesta) e prodotti web.
"Il segnale di forte attenzione da parte dell'Amministrazione
regionale testimoniato dal presidente Bordin - ha sottolineato
Luca Perrino, patron del sodalizio ronchese - si abbina
perfettamente al fatto che, per il secondo triennio consecutivo,
siamo stati premiati vincendo il bando Cultura. Sappiamo quindi
di poter contare su una forte vicinanza morale da parte delle
istituzioni, affiancata però da una concreta anche sotto il
profilo finanziario per sostenere i giovani che vogliono
trasformare un sogno in una professione".
"Alle parole secondo le quali con la cultura non si mangia - ha
concluso Bordin - sogno e spero di poter rispondere che, invece,
grazie alla cultura si deve poter mangiare in un Paese nato e
cresciuto proprio grazie a essa, veicolata attraverso una storia
immensa e unica che ci inorgoglisce. Dobbiamo quindi avere la
forza di trasmetterla, dando concrete risposte anche a livello
lavorativo. Di cultura si vive ma, in ogni caso, grazie alla
cultura si cresce sempre".
ACON/DB