26.04.2023 14:57
NUOVO CONSIGLIO FVG. BORDIN: EQUILIBRIO, IMPARZIALITÀ E CONDIVISIONE
(ACON) Trieste, 26 apr - "Una scelta che mi onora e, al tempo
stesso, mi responsabilizza. Il mio impegno sarà quello di
ricercare equilibrio e imparzialità, rispettando e facendo
rispettare le regole. Ma anche condividendo, quando necessario,
scelte e interpretazioni improntate a caratteri di equilibrio e
ragionevolezza".
Sono state queste, esattamente alle 12.20 di oggi, le prime
parole pronunciate da Mauro Bordin in qualità di nuovo presidente
dell'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia.
Un primo applauso da parte dell'Aula al suo indirizzo era già
pervenuto pochi minuti prima al momento dell'annuncio, da parte
della dem Laura Fasiolo (presidente all'inizio della seduta
inaugurale della XIII Legislatura in qualità di consigliere
anziano), della maggioranza assoluta delle preferenze (28 su 47
votanti a scrutinio segreto con 18 schede bianche e una nulla)
ottenuta dall'ormai ex capogruppo della Lega. Quindi, la
proclamazione ufficiale e l'invito a raggiungere la postazione
centrale del banco di presidenza per pronunciare il tradizionale
discorso ufficiale.
"È con profonda emozione - ha esordito Bordin - che vi ringrazio
per la fiducia. Nel rispetto delle prerogative e dei ruoli,
dovremo lavorare quotidianamente, affinché il percorso
legislativo sia trasparente, aperto a un confronto leale e,
soprattutto, connaturato da un reciproco spirito di
collaborazione. Ci attendono sfide importanti che dovremo
affrontare con determinazione e convinzione".
Come da protocollo, Bordin si era inizialmente seduto al lato
opposto dell'emiciclo di piazza Oberdan nello spazio occupato nel
corso del precedente quinquennio. Da quello stesso microfono ha
altresì letto il suo giuramento, in italiano e in friulano,
immediatamente dopo il neo-collega Carlo Bolzonello (Lista
Fedriga) e prima del confermato Alberto Budai (Lega). Quindi, ha
raccolto il testimone da Fasiolo dopo aver attraversato la sala.
"Il Consiglio regionale - ha proseguito Bordin - approva le
grandi riforme e le manovre finanziarie, svolgendo un'intensa
attività di sindacato ispettivo e indirizzo nei confronti della
Giunta. È l'istituzione che rappresenta l'intera comunità
regionale ed è composta da consiglieri che hanno ricevuto un
mandato diretto attraverso il voto: la consapevolezza dello
spessore di questo consesso mi rende onorato di poterlo
presiedere e fiducioso rispetto alla qualità delle leggi e dei
provvedimenti che approveremo".
"Al presidente della Giunta e agli assessori - ha aggiunto -
chiedo di rendersi protagonisti insieme a noi di un percorso di
proficua collaborazione, caratterizzato da rispetto, salvaguardia
delle prerogative istituzionali e reciproco tempestivo
coinvolgimento. Così da mettere a sistema le competenze, le
professionalità e i contributi di ciascuno. Fondamentale sarà
anche il ruolo dell'Ufficio di presidenza e della Conferenza dei
capigruppo per la programmazione dei lavori, nonché delle
Commissioni consiliari chiamate a svolgere un importante ruolo di
approfondimento e interlocuzione, anche ascoltando i portatori di
interessi".
"Viviamo giorno per giorno l'orgoglio di essere componenti
dell'Assemblea legislativa del Fvg - queste altre considerazioni
generali - e cerchiamo con il nostro impegno di rispondere
efficacemente al compito che ci è stato affidato. Il nostro
lavoro, al termine della legislatura, non andrà valutato
superficialmente sulla base del numero delle leggi approvate, ma
in base alla qualità di ciò che saremo riusciti a concretizzare.
È con questa convinzione che auspico una legislatura di altissimo
profilo, caratterizzata da sostanza nei contenuti e una chiara
visione politica e programmatica".
Tra gli obiettivi auspicati da Bordin anche il rafforzamento
"dell'impegno di semplificazione del quadro normativo, giungendo
ove possibile a riunire in un unico testo discipline oggi sparse
in svariate leggi. Legiferiamo dunque in modo chiaro e semplice,
così da facilitare il compito di chi deve interpretare e
applicare le nostre norme; indirizziamo l'attività legislativa al
servizio del cittadino, delle imprese, delle associazioni e delle
autonomie locali, senza paura e senza timori. Sessant'anni fa,
attraverso la promulgazione dello Statuto speciale - ha quindi
ricordato - era nata la Regione Friuli Venezia Giulia: siamo
orgogliosi della nostra autonomia e del modo responsabile con cui
siamo riusciti ad ampliarla e rafforzarla, testimoniando come non
si sia trattato della difesa di ingiustificati privilegi, bensì
di concreta, seria ed efficace assunzione di responsabilità".
"Il popolo del Fvg, la sua classe politica e le sue
rappresentanze socio-economiche devono rivendicare con grande
autostima un percorso lungo 60 anni, durante il quale ci siamo
resi protagonisti di imprese storiche, quali la ricostruzione
post terremoto. Abbiamo gestito con diligenza le nostre risorse,
abbiamo creato un efficiente sistema di welfare regionale,
abbiamo difeso le nostre identità e le nostre lingue, abbiamo
promosso la cultura del lavoro e dell'impegno quotidiano,
stereotipando un modello positivo che ci rende riconoscibili e
apprezzati ovunque in Italia e nel mondo".
"Non possiamo, tuttavia, esimerci dal valutare la necessità di
rivedere e attualizzare un quadro statutario e normativo - ha
rimarcato Bordin - che richiede nuove riflessioni e
approfondimenti. Un obiettivo che non potrà prescindere dal
dialogo tra le diverse componenti di quest'Aula e che richiederà,
per diventare fruttifero, la capacità di superare posizioni
singole in favore di una visione d'insieme".
In merito al futuro, il neo presidente immagina "una legislatura
in cui approveremo nuove e grandi riforme, andando nel contempo a
completare, integrare e magari correggere quanto già approvato in
passato. Avremo, tra l'altro, il compito di definire il nuovo
sistema delle autonomie locali, completare la riforma della
sanità regionale, promuovere lo sviluppo economico in armonia con
la salvaguardia ambientale e la tutela della salute pubblica,
sviluppare la nostra rete infrastrutturale e difendere
l'agricoltura regionale. Ogni scelta - questo il proposito -
dovrà essere preordinata a salvaguardare ciò che di buono abbiamo
ricevuto in eredità, apportando i miglioramenti necessari a
rendere la nostra regione sempre più attrattiva e seducente. Una
regione in cui i giovani abbiano il desiderio di rimanere e
crescere, dove i lavoratori abbiano l'interesse a trasferirsi e
le imprese a investire, dove il turista senta il desiderio di
trascorrere le vacanze. Continuiamo dunque a legiferare a favore
delle famiglie, introducendo istituti che favoriscano la natalità
e creino i presupposti per combattere la stagnazione demografica".
Prima di ringraziare "tutti coloro che, prima di me, sono stati
chiamati a ricoprire questo prestigioso ruolo e, in particolare,
Ettore Romoli e Piero Mauro Zanin, miei recenti predecessori",
Bordin ha concluso evidenziando l'intenzione di lavorare "per
difendere e rafforzare l'autonomia regionale, dimostrando ancora
una volta che il Fvg è una regione virtuosa e responsabile,
capace di gestire le proprie risorse con la diligenza del buon
padre di famiglia. Ci confronteremo responsabilmente nel contesto
europeo, accettandone le plurime sfide in uno scenario
complessivo che ci vede da sempre Regione di confine che opera
nell'area mitteleuropea. Ci sforzeremo, insieme, di andare oltre
gli errori che inevitabilmente commetteremo".
Il primo atto ufficiale di Bordin da nuovo presidente del Cr Fvg
è stato quello di guidare il voto per la designazione dei due
vice (i confermati Stefano Mazzolini in quota Lista Fedriga e
Francesco Russo del Pd) e dei quattro segretari che comporranno
l'Ufficio di presidenza.
ACON/DB-fc