26.04.2023 14:35
NUOVO CONSIGLIO FVG. BORDIN ELETTO PRESIDENTE: STAGIONE DI RIFORME
+++Ha ottenuto 28 voti alla prima chiama. I vice saranno
Mazzolini (LF) e Russo (Pd), segretari Polesello (LF), Lobianco
(FI), Celotti (Pd) e Massolino (Patto)+++
(ACON) Trieste, 26 apr - È Mauro Bordin il nuovo presidente del
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. L'esponente della
Lega - 50 anni ad agosto, di professione avvocato - è stato
eletto oggi dall'Assemblea con 28 voti, 3 in più della
maggioranza assoluta, nel corso della seduta inaugurale della
tredicesima legislatura.
Nel precedente mandato Bordin era stato capogruppo del suo
partito e in precedenza aveva guidato da sindaco per 10 anni, dal
2006 al 2016, il suo Comune di residenza, Palazzolo dello Stella,
per poi svolgere anche le funzioni di vicesindaco e di
consigliere provinciale della Lega, fino all'approdo in Consiglio
regionale nel 2018.
Ad affiancare Bordin saranno i due vicepresidenti Stefano
Mazzolini (Lista Fedriga), in rappresentanza delle forze di
Maggioranza, e Francesco Russo (Pd), indicato dalle Opposizioni.
Entrambi avevano svolto lo stesso incarico nella precedente
legislatura. A completare il nuovo Ufficio di presidenza i
segretari Simone Polesello (Lista Fedriga), Michele Lobianco
(Forza Italia), Manuela Celotti (Pd) e Giulia Massolino (Patto).
"La vostra scelta mi onora e mi responsabilizza", ha esordito
Bordin dopo aver preso posto sul seggio più alto dell'Aula. Nel
suo breve discorso di insediamento il nuovo presidente si è
impegnato a garantire "equilibrio e imparzialità", auspicando "un
confronto leale" tra tutte le forze politiche e augurando un
"convinto buon lavoro alla Giunta presieduta da Massimiliano
Fedriga".
Bordin ha poi tracciato i confini istituzionali del suo mandato
quinquennale: "Immagino - ha detto - una legislatura di altissimo
profilo, in cui approveremo nuove e grandi riforme", mettendo
l'accento in particolare sulla definizione del nuovo sistema
delle autonomie locali e sul completamento della riforma della
sanità. Dal presidente è arrivato anche l'auspicio di una
ulteriore semplificazione del quadro normativo "per facilitare
chi deve applicare le leggi che approviamo". Tutto questo
nell'ottica di dare risposte all'intera comunità e di "difendere
e rafforzare l'autonomia regionale", un'autonomia vissuta con
orgoglio in quanto "non si tratta di un privilegio ma di una
concreta assunzione di responsabilità".
"Alla fine della tredicesima legislatura - ha sottolineato ancora
il presidente, che ha voluto ricordare e ringraziare i suoi
predecessori Ettore Romoli e Piero Mauro Zanin - saremo valutati
non solo per il numero delle leggi approvate ma anche per la
qualità di ciò che saremo riusciti a concretizzare".
Sui banchi della Giunta il nuovo Esecutivo era presente al
completo, con il vicegovernatore Mario Anzil seduto alla destra
del presidente Fedriga e l'assessore Zilli alla sua sinistra.
Numeroso anche il pubblico assiepato sulla balconata dell'aula.
La seduta, presieduta inizialmente da Laura Fasiolo (Pd) in
qualità di consigliere anziano - coadiuvata dai consiglieri
Polesello e Massolino, i due eletti più giovani - si era aperta
con il giuramento dei 47 consiglieri, ovvero di tutti gli eletti
tranne Barbara Zilli (Lega), che nei giorni scorsi ha comunicato
la sua rinuncia all'incarico di consigliere per concentrarsi a
tempo pieno sull'attività di assessore alle Finanze.
La formula di rito - "Giuro di essere fedele alla Repubblica e di
esercitare il mio ufficio al solo scopo del bene inseparabile
dello Stato e della Regione" - poteva essere proclamata anche
nelle altre lingue riconosciute, e più o meno la metà dei
consiglieri ha deciso di avvalersi di questa facoltà.
Il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, ha prestato
giuramento in tutte e quattro le lingue (italiano, friulano,
sloveno e tedesco), imitato da Stefano Mazzolini (Lista Fedriga).
Massimo Mentil (Pd) ha giurato anche in tedesco, Marko Pisani
(Ssk) anche in sloveno. Altri 20 consiglieri hanno giurato anche
in lingua friulana: si tratta di Mario Anzil (FdI), Stefano
Balloch (FdI), Alessandro Basso (FdI), Diego Bernardis (LF),
Mauro Bordin (Lega), Alberto Budai (Lega), Andrea Carli (Pd),
Manuela Celotti (Pd), Mauro Di Bert (LF), Simona Liguori (Patto),
Moreno Lirutti (LF), Francesco Martines (Pd), Markus Maurmair
(FdI), Elia Miani (Lega), Edy Morandini (LF), Massimo Moretuzzo
(Patto), Roberto Novelli (Forza Italia), Massimiliano Pozzo (Pd),
Igor Treleani (FdI) e Stefano Zannier (Lega).
Si è entrati poi nel vivo della seduta, con la votazione a
scrutinio segreto dei consiglieri, che sono sfilati uno a uno per
esprimere la loro preferenza nel seggio predisposto all'interno
dell'aula consiliare. Il nuovo presidente è stato eletto già alla
prima chiama in quanto ha ottenuto un numero di voti superiore
alla maggioranza assoluta di 25 preferenze. Erano infatti 28 le
schede con il nome di Bordin, tante quante i consiglieri di
Maggioranza, mentre i consiglieri di Opposizione hanno scelto in
grande prevalenza la scheda bianca (18), con 1 solo voto nullo.
Nell'elezione per il vicepresidente, Mazzolini ha ottenuto 26
voti, mentre a Russo sono arrivate 19 preferenze. Chiaro anche
l'esito del voto per i 4 segretari, che andranno a completare il
nuovo Ufficio di presidenza con una rappresentanza paritaria tra
Maggioranza e Opposizioni: 27 voti a testa per Polesello e
Lobianco, 19 per Celotti e 18 per Massolino.
Il presidente Bordin - che dopo aver assunto la guida
dell'Assemblea aveva scelto di non partecipare al voto per i
vicepresidenti e per i segretari - ha già annunciato la data
della prossima seduta consiliare: martedì 2 maggio l'Aula sarà
convocata alle 10 per ascoltare il programma della nuova Giunta
guidata da Massimiliano Fedriga.
ACON/FA-fc